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Meno precari e riforma della formazione obbligatoria: il Piano di Bilancio di medio termine del Governo e la scuola – PDF

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Il ministro dell’economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha illustrato ieri, 27 settembre in Consiglio dei ministri il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine adottato, con i dati aggiornati alla luce delle revisioni di contabilità nazionale rilasciate dall’Istat lo scorso 23 settembre e dopo il confronto con le parti sociali avvenuto mercoledì scorso.

Il Piano

In alcune parti del documento si fa riferimento alla scuola. In particolare, nel paragrafo “Il rafforzamento del corpo docente e dei servizi di tutoring e orientamento” sono descritte le azioni previste per migliorare la qualità e la quantità del personale docente e potenziare i servizi di supporto agli studenti, inclusi il tutoring e l’orientamento.

  • Reclutamento e stabilizzazione del personale docente: Grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato introdotto un nuovo modello di reclutamento volto a ridurre il precariato scolastico e a favorire la formazione continua degli insegnanti. Si prevede che, entro il 2026, 70.000 nuovi insegnanti saranno reclutati a tempo indeterminato.
  • Miglioramento della continuità didattica: Si sottolinea l’importanza di una programmazione di medio termine che eviti l’eccessivo ricorso a contratti a tempo determinato. Ciò garantirà continuità nell’insegnamento, con docenti ben qualificati e stabili.
  • Formazione e competenze digitali: Le iniziative previste includono la formazione continua dei docenti, soprattutto per migliorare le competenze digitali. Inoltre, sarà rafforzato l’uso di strumenti digitali a supporto del tutoring e dell’orientamento.

L’importanza della formazione

L’Italia, c’è scritto inoltre, si assume l’impegno anche a favorire la mobilità territoriale e l’assunzione a tempo indeterminato dei docenti a tempo determinato e iniziative specifiche volte a:

  • Ridefinire i requisiti di accesso alle classi di concorso per parte del personale docente;
  • Riformare la Scuola di Alta Formazione e la formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo.

Più avanti, nel documento, c’è scritto che “nei prossimi anni, si intende definire obiettivi e risorse adeguate che assicurino una progressiva diffusione dei Campus e il loro costante raccordo con le realtà territoriali, al fine di creare sistemi integrati per una formazione tecnicoprofessionale di eccellenza, in linea con le esigenze di sviluppo delle imprese”.

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