Sono molti i docenti precari che hanno svolto il concorso dell’anno scorso risultando idonei non vincitori che sono sul piede di guerra. Lo scorso 27 settembre c’è stata una manifestazione di questi docenti, che si lamentano perché sono praticamente costretti a fare un altro concorso perché le graduatorie purtroppo comprendono soltanto i vincitori. Per gli idonei non c’è nemmeno una graduatoria ad esaurimento, così come prevedono gli accordi con l’Europa in merito ai concorsi Pnrr.
La protesta
“Non vogliamo sostenere nuove prove per le quali siamo già risultati idonei”, dichiarano in massa. La CGIL, dal canto suo, ha inviato una lettera alla Commissione Europea chiedendo di rivedere gli impegni dell’Italia riguardo il reclutamento degli insegnanti.
L’obiettivo dell’ordine del giorno
Oggi la questione ha ricevuto attenzione al Senato: “Approvato un ordine del giorno a mia firma al decreto Omnibus, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico, che di fatto impegna il Governo ad avviare in tempi brevi una procedura di confronto con la Commissione europea, al fine di individuare la soluzione più idonea che risponda alle legittime aspettative di migliaia di candidati che hanno superato il concorso ordinario del 2023 ed essere immessi in ruolo, sia pure gradualmente. Ringrazio il Governo per aver assunto questo impegno nei confronti di un provvedimento di grande importanza dettato dalla necessità di non disperdere risorse umane selezionate che hanno attestato il merito di aver superato le prove concorsuali ai fini dell’assunzione in ruolo”, questo quanto dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, membro della Commissione Cultura e Istruzione del Senato e vice responsabile del Dipartimento Istruzione del partito.