Mentre alla Camera prende il via la discussione generale sul ddl Buona Scuola, con le votazioni sul testo previste tra venerdì 15 e mercoledì 20 all’ora di pranzo, quando è stata fissata la votazione finale sul provvedimento, il ministro Giannini torna a difendere il provvedimento di riforma.
Prima lo fa con un tweet, sottolineando che “oggi in aula Montecitorio per discussione generale sul ddl #labuonascuola che mette autonomia al centro e investe 3 mld su istruzione”. Poi, ribadisce il concetto nel corso di un’intervista al Gr Rai: “questa è una svolta culturale importante per il nostro Paese perché non solo si rimette al centro l’autonomia scolastica, non solo si danno strumenti reali alla scuola per poter far sì che l’autonomia decolli ma soprattutto si immagina di traghettare la scuola dal secolo scorso a questo secolo”.
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Interpellato sul presunto strapotere che il ddl regalerebbe ai dirigenti scolastici, ribattezzati presidi-sceriffo, il ministro entra nella parte e dice: “Non ho visto pistole, cinturoni per un presunto preside sceriffo ho visto invece la restituzione alla figura del dirigente scolastico di un principio che è il principio della responsabilità delle sue decisioni. Quindi strumenti e non potere”.
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