Si chiude la prima giornata di lavori alla Camera per l’approvazione del Ddl Scuola presentato dal governo Renzi.
Vediamo nel dettaglio cosa è stato approvato
L’articolo 1 chiarisce gli obiettivi del ddl e l’impianto pedagogico e posti al centro l’autonomia, così come definita dalla legge Berlinguer del 1997, l’apertura delle scuole al territorio, il coinvolgimento pieno della comunità scolastica nella definizione del piano dell’offerta formativa e l’apprendimento per competenze.
L’articolo 2 affida al dirigente scolastico la garanzia di “un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali”, “nel rispetto delle competenze degli organi collegiali”. L’articolo introduce anche la novità dell’organico dell’autonomia”, istituito sull’intera istituzione scolastica o istituto comprensivo e che tutti i docenti che ne fanno parte “concorrono alla realizzazione del Piano triennale dell’offerta formativa con attivita’ di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamento”. Il testo approvato prevede che il Piano triennale sia rivedibile annualmente ed è elaborato non più dal dirigente scolastico, ma dal collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi e delle scelte di gestione e amministrazione definiti dal dirigente scolastico ed approvato dal consiglio di circolo o di istituto.
L’articolo 3 riguarda il percorso formativo dello studente e introduce la novità del curriculum dello studente che raccoglie “tutti i dati utili ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite”. Nel corso dell’esame in Aula è stata soppressa la contestata norma che prevedeva tra i finanziamenti esterni dei percorsi formativi anche quelli derivanti dalle sponsorizzazioni.
L’articolo 4 rafforza il collegamento fra scuola e mondo del lavoro. La norma introduce una previsione di durata minima dei percorsi di alternanza scuola-lavoro negli ultimi 3 anni di scuola secondaria di secondo grado (almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nei licei), prevede la possibilità di stipulare convenzioni anche con gli ordini professionali e dispone che l’alternanza puo’ essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche nonché all’estero.
L’articolo 5, invece, riguarda l’insegnamento relativo alla scuola primaria negli istituti penitenziari. Le novità principali rispetto alla legislazione vigente sono la previsione di una disciplina transitoria per l’accesso al già previsto ruolo speciale e nella specifica che i docenti di tale ruolo speciale sono incardinati nei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti.
L’articolo 6 è stato accantonato così come l’8, mentre con l’articolo 7 vengono stanziati 90 milioni per il piano digitale e per i laboratori
Nel giorno in cui l’aula della Camera inizia a votare gli emendamenti (750 quelli ammessi) al ddl scuola il premier Matteo Renzi ha spinto nuovamente avanti la riforma: “Pronti a discutere il merito di tutto, con tutti, dalla scuola alla Pa – ribadisce con un tweet -. Ma dopo aver discusso, si decide. L’Italia non può più perdere tempo”. La riforma della scuola è stata al centro di un fitto e lungo botta e risposta, a Radio anch’io, tra il premier e i cittadini. Rivendicando l’aumento del numero dei deputati del Pd da inizio legislatura, Renzi non ha tralasciato l’occasione per un affondo alle minoranze del suo partito. Proprio la minoranza dem ha promesso una battaglia “di merito” in aula su tre grosse questioni: potere dei presidi di chiamare direttamente gli insegnanti che va “abolito”, 5 per mille da “abrogare” e un piano pluriennale di assunzione dei precari.
Emendamenti “decisivi” per Stefano Fassina pronto a lasciare il Pd se la riforma della scuola “non verrà cambiata radicalmente”. Modifiche su cui in aula ci si attende la convergenza di Movimento cinque stelle e Sel.
CRONACA DELLA GIORNATA
Al via nell’aula di Montecitorio, guidata dal vice presidente della Camera Luigi Di Maio, l’illustrazione e il voto degli emendamenti al ddl scuola. Gli emendamenti per l’aula sono 1.333. La Camera lavorerà alla riforma per tutta la giornata.
AGGIORNAMENTI
11.15 Il capogruppo di Sel alla Camera, Arturo Scotto, durante l’esame del ddl scuola in Aula alla Camera è intervenuto per chiedere una sospensione dei lavori nel pomeriggio, alle 16.30, per partecipare al confronto che i sindacati hanno chiesto ai parlamentari, in un’ assemblea in piazza del Pantheon. “Sarebbe giusto – ha detto Scotto – , anche dopo le parole di Matteo Renzi di questa mattina sulla volontà di dialogo con il mondo della scuola di tenere aperto un filo di confronto, sospendere la seduta di oggi pomeriggio per dare la possibilita’ ai parlamentari di partecipare all’incontro chiesto dai sindacati. La sospensione di qualche ora della seduta permetterebbe a tutti i colleghi di partecipare all’assemblea di Piazza del Pantheon. Sarebbe un atto da parte di noi parlamentari di grande sensibilità e di grande rispetto nei confronti delle istanze del mondo della scuola”.
11.35 “Non si possono bloccare gli scrutini, non si può buttare il lavoro degli studenti. Luciano Lama rimosse il responsabile scuola della Cgil per questo”. Lo ha detto Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico a “diMattina” su Rainews, intervistato sulla riforma della scuola.
11.37 “Mi auguro che le organizzazione sindacali non arrivino al blocco degli scrutini come strumento di lotta. Bloccarli significherebbe impedire alle famiglie e agli studenti di potersi iscrivere al livello successivo di scuola, un servizio essenziale e un diritto dei cittadini. La Gelmini ha tagliato 8 miliardi e con questo provvedimento ne rimettiamo 4, ha tolto 85.000 insegnanti e noi ne assumiamo subito 106.000, facciamo un concorso per altri 60.000 e nel triennio ne assumeremo 280.000”. Così la vice presidente della Camera, Marina Sereni, intervistata a Radio Città Futura.
11.39 Via libera dell’aula della Camera all’articolo 1 del ddl così come è stato riscritto dalla commissione Cultura. L’articolo è passato con 243 sì, 107 no e 1 astenuto. “Vengono chiariti gli obiettivi del ddl e l’impianto pedagogico e posti al centro l’autonomia, cosi’ come definita dalla legge Berlinguer del 1997, l’apertura delle scuole al territorio, il coinvolgimento pieno della comunità scolastica nella definizione del piano dell’offerta formativa e l’apprendimento per competenze” ha commentato Maria Grazia Rocchi, deputata del Pd componente della commissione Cultura.
12.26 “Approvato articolo 1 #labuonascuola finalmente si potrà dare piena attuazione all’autonomia”. Lo afferma, in un tweet, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini che è presente in aula alla Camera per seguire i lavori sul ddl scuola.
Approvato articolo 1 #labuonascuola finalmente si potrà dare piena attuazione all’autonomia
— Stefania Giannini (@SteGiannini) 15 Maggio 2015
13.04 “Mi auguro che prevalga il buon senso e il senso di responsabilità. Qui c’è da contemperare il diritto di chi vuole protestare con quello di chi vuol portare a termine l’anno scolastico. Mi auguro che non ci sia la prevalenza di un diritto sull’altro, che non ci sia qualcuno che ci debba rimettere in tutto questo”. Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, a margine della presentazione del suo volume “Lo sguardo lontano” al Salone del libro di Torino, in merito alle polemiche sulla riforma della scuola.
13.15 “Arriva l’ennesima sparata del presidente del Consiglio sulla scuola. Oggi afferma che lo stralcio delle assunzioni è impossibile, ma non ci ha degnato neppure di una risposta quando questa proposta l’abbiamo avanzata ufficialmente a lui e al ministro Giannini, all’inizio di aprile. In quel momento ci sarebbe stato tutto il tempo per cambiare rotta: la verità è che non hanno voluto e non vogliono farlo e il ddl lo impongono in blocco”. Lo hanno affermato in una dichiarazione congiunta i parlamentari del MoVimento5 Stelle in commissione Cultura.
13.17 “Basta annunci a mezzo stampa. Se Renzi vuole davvero il dialogo con il mondo della scuola passi dalle parole ai fatti. Il Premier va in giro a dire che vuole tenere aperto un confronto mentre in Parlamento il Pd e la maggioranza vanno avanti senza sosta e senza esitazioni nella demolizione della scuola pubblica. L’opposto di quello che dice”. Così il capogruppo di Sel a Montecitorio on. Arturo Scotto commentando le parole del Presidente del Consiglio.
13.19 “Renzi non mi ha convinto. E il posto vero dove l’avrebbero messo volentieri studenti e professori, che gli hanno segnalato qualche errore nella comunicazione, e l’hanno invitato a studiare meglio quello che deve dire, è dietro la lavagna piuttosto che davanti”. Così Maurizio Landini , segetario generale Fiom commenta con Askanews la riforma della “buona scuola” comunicato dal premier personalmente con tanto di gessetto e lavagna, sottolineando che “il suo problema più grosso è che non ha convinto la maggioranza di quelli che lavorano nella scuola, gli studenti, e soprattutto la maggioranza del paese”.
15.04 “Sulla scuola si sta consumando l’ennesimo pasticcio, sintesi perfetta del modo di procedere renziano. Mentre il disegno di legge avanza faticosamente e tra le polemiche alla Camera – e anche qui il voto di fiducia, l’ennesimo, e’ in agguato – Renzi si affanna a riscrivere la storia di questa vicenda, cominciando finalmente ad ammettere che qualcosa non abbia funzionato”. Lo dichiara in una nota Italia Unica, il partito guidato da Corrado Passera.
15.05 Sulla riforma della scuola “c’è ancora spazio per discutere, siamo disponibili a tutto. E’ chiaro che abbiamo un’idea ben chiara della scuola e su questo portiamo avanti la nostra idea”. Lo ha detto Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, parlando con i giornalisti a Prato
15.13 “Dal momento che il premier Renzi continua a parlare di ascolto rispetto al ddl scuola, chiediamo ancora una volta al governo di prestare attenzione ad alcune delle nostre principali proposte, a cominciare da quella per gli idonei del concorso 2012. La loro immissione in ruolo può avvenire giuridicamente già nel 2015 con decorrenza economica a partire dal 2016, a valere sul turn over o sui posti del futuro concorso”. Lo dichiara, in una nota, la responsabile scuola e università di Forza Italia, Elena Centemero. “Crediamo inoltre sia doveroso un intervento per rafforzare le tutele non discriminatorie sul lavoro e per rispondere alle istanze dei docenti impegnati nell’assistenza dei familiari con disabilità o dei figli piccoli”, conclude la deputata.
15.31 “Noi siamo per fare cose legali e per non creare problemi alle famiglie, ma ancora una volta, con le sue dichiarazioni sul blocco degli scrutini, il Garante per gli Scioperi dimostra di garantire solo il divieto di sciopero”. Lo ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, intervenendo sulla questione scuola.
15.45 I lavori a Montecitorio, in base a un’intesa tra i gruppi, saranno sospesi un’ora per consentire ai deputati di andare all’iniziativa al Pantheon.
16.39 L’aula della Camera ha approvato con 251 sì e 83 no l’articolo 2 del ddl scuola. La norma affida al dirigente scolastico la garanzia di “un’efficace ed efficiente gestione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali”, “nel rispetto delle competenze degli organi collegiali”.
L’articolo 2 introduce la novità dell’organico dell’autonomia”, istituito sull’intera istituzione scolastica o istituto comprensivo e che tutti i docenti che ne fanno parte “concorrono alla realizzazione del Piano triennale dell’offerta formativa con attivita’ di insegnamento, potenziamento, sostegno, organizzazione, progettazione e coordinamento”.
Il testo approvato prevede che il Piano triennale sia rivedibile annualmente ed è elaborato non più dal dirigente scolastico, ma dal collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi e delle scelte di gestione e amministrazione definiti dal dirigente scolastico ed approvato dal consiglio di circolo o di istituto.
16.45 La sospensione di un’ora dei lavori dell’aula è stata approvata con 294 voti di differenza.
La richiesta (approvata) di Sel permette ai deputati di recarsi alla “manifestazione di dialogo” organizzata dai sindacati al Pantheon proprio sulla scuola, a cui sono stati invitati tutti i gruppi parlamentari.
“Chiediamo – ha detto all’assemblea il presidente dei deputati di Sel, Arturo Scotto – al Parlamento un gesto di responsabilità nei confronti di docenti, studenti e sindacati che oggi hanno organizzato una manifestazione a piazza del Pantheon per dialogare con i parlamentari impegnati nei lavori in aula sulla riforma della scuola. Sarebbe importante se tutti noi potessimo partecipare e confrontarci con loro”.
Il Pd si è espresso a favore della proposta di Sel, come ha spiegato in Aula la deputata Simona Malpezzi. La Lega invece con Gianluca Pini ha spiegato che avrebbe voluto la sospensione solo di mezz’ora dei lavori.
17.12 Dopo aver chiesto una pausa di un’ora in piazza del Pantheon è sceso compatto il gruppo di Sel guidato dal presidente Arturo Scotto, numerosi esponenti della minoranza del Pd, tra cui Stefano Fassina, Gianni Cuperlo, Barbara Pollastrini, Davide Zozza, Andra Giorgis e l’ex Pd Pippo Civati, ma anche i deputati che difendono la riforma della scuola tra cui Anna Ascani e Simona Malpezzi e il capogruppo di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli.
L’accoglienza, come riporta l’Asca, non è stata tenera: Malpezzi è stata contestata con un coro di “Malpezzi a casa, Mapezzi a casa” e anche Fassina ha ricevuto le critiche di qualche mani festante che gli ha detto: “La sinistra non si deve svendere”.
17.22 Presenti in piazza anche diversi esponenti del M5S. La posizione dei grillini la riassume Alessandro Di Battista: “Noi vogliamo il ritiro del ddl”.
17.36 “Siamo pronti a non votare il disegno di legge perché così com’è non funziona. Non si può fare un provvedimento che trova contraria la stragrande maggioranza di coloro che lo dovrebbero poi far vivere ogni giorno nelle scuole. La scuola dell’autonomia funziona se i diretti interessati ne sono attivi e convinti protagonisti. Faccio un appello, non tanto al Governo che continua a mostrare chiusura, ma ai miei colleghi affinché ascoltiamo davvero le voci che vengono dalla scuola”. Così, ai microfoni di Sky Tg24, il deputato della minoranza Pd Stefano Fassina.
17.43 Ripresi i lavori a Montecitorio per l’esame del Ddl Scuola
18.44 “Se il garante vuole mettere a rischio il diritto di sciopero sappia che la reazione dei sindacati sarà dura. Anzi, ribadisco che vogliamo scioperare, nel rispetto della legge, dei diritti di tutti: di insegnanti, studenti e famiglie, anche durante il periodo degli scrutini, se sarà necessario”. Ad annunciarlo, dal palco del sit-in di piazza del Pantheon a Roma, è il segretario della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil, Mimmo Pantaleo, che torna a criticare duramente il ddl del governo sulla riforma della scuola.
18.47 L’aula della Camera ha approvato l’articolo 3 del ddl scuola con 267 sì e 92 no. La norma riguarda il percorso formativo dello studente e introduce la novità del curriculum dello studente che raccoglie “tutti i dati utili ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite”. Nel corso dell’esame in Aula e’ stata soppressa la contestata norma che prevedeva tra i finanziamenti esterni dei percorsi formativi anche quelli derivanti dalle sponsorizzazioni.
19.15 Il governo è stato battuto in Aula sul ddl Scuola. L’Assemblea ha infatti respinto un emendamento della Commissione all’articolo 6 del testo cui il governo aveva dato parere favorevole. Il capogruppo vicario del Pd, Ettore Rosato, spiega in Aula: “Non è nulla di drammatico rispetto all’effetto del voto, ma il voto negativo è frutto di un errore materiale. La votazione è avvenuta mentre stavamo ancora orientandoci sul voto, non si è dato tempo ai deputati di capire cosa stessero votando”. Rosato ha sottoposto alla Presidenza di rivedere la votazione, ma il presidente di turno Roberto Giachetti. ha deciso di non far ripetere il voto, precisando che il caso “non costituisce precedente”.
19.21 In precedenza il governo aveva approvato l’articolo 4 del ddl scuola che rafforza il collegamento fra scuola e mondo del lavoro. La norma introduce una previsione di durata minima dei percorsi di alternanza scuola-lavoro negli ultimi 3 anni di scuola secondaria di secondo grado (almeno 400 ore negli istituti tecnici e professionali e almeno 200 ore nei licei), prevede la possibilità di stipulare convenzioni anche con gli ordini professionali e dispone che l’alternanza puo’ essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche nonché all’estero. Via libera anche all’articolo 5 che riguarda l’insegnamento relativo alla scuola primaria negli istituti penitenziari. Le novità principali rispetto alla legislazione vigente sono la previsione di una disciplina transitoria per l’accesso al già previsto ruolo speciale e nella specifica che i docenti di tale ruolo speciale sono incardinati nei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti.
20.15 L’aula della Camera ha approvato con 239 sì, 55 no e 9 astenuti l’articolo 7 del ddl scuola che prevede che il Miur adotti il piano nazionale scuola digitale. “Con l’ok all’articolo 7 – commenta il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, su twitter – stanziati 90 milioni per il piano digitale e per i laboratori”. L’articolo 6 è stato invece accantonato perché manca il parere della commissione Bilancio su un emendamento della commissione.
20.20 Esaminati i primi 7 articoli del ddl scuola, l’aula della Camera chiuderà i lavori di oggi dopo l’approvazione dell’articolo 8 per poi rinviare il resto del provvedimento a lunedì. La proposta è arrivata dalla relatrice del provvedimento Maria Coscia (Pd) ed è stata accolta dagli altri gruppi.
20.54 Fine dei lavori. Si riprende lunedì alle 11