Gentili deputati e senatori del Parlamento italiano,
in merito al DdL che state per varare è estremamente necessario modificare i commi 5 e 10 dell’art. 8, che contemplerebbero lo svuotamento totale e definitivo delle GaE, tra l’altro richiesto da più di centomila insegnanti e da movimenti docenziali vari, a iniziare da “Gae In ruolo-Non uno di meno”.
Non possiamo cadere dal limbo perpetuo del futuribile ruolo all’inferno della totale cancellazione, tra l’altro per essere assunti soltanto attraverso l’ennesimo concorso o corso-concorso, abbiamo già ampiamente superato tutte queste fasi, e in pari tempo molti di noi si ritrovano 40-50enni con curricula più che dignitosi.
Non commettete questo gravissimo errore di non svuotarle in modo definitivo, il vostro voto emendamentale segnerà nel bene o nel male (speriamo di no!) la vita di migliaia di famiglie italiane. Sulle pertinacie crociate scolastiche intraprese per scopi elettorali da taluni/e deputati/e ci ha colpito in particolare modo una, nella quale si rivendicano sacrosanti diritti ai precari della scuola, si preconizzano sbagli di azione governativa e obbrobri vari, ma non si ricercano però le vere cause.
Stante questa la stranezza, e nell’aiutare questa nuova paladina della Scuola italiana, vorremmo porle a questo punto una semplice domanda: Gentile on. Elena Centemero, nel biennio 2008-2009 dove si trovava (forse su qualche anello di Saturno o su Altroquando?), mentre i suoi Ministri (uno dei quali ricordiamolo affermava che con la “Cultura non si mangia”!), tagliavano e bruciavano 87.000 cattedre?
Lei è a conoscenza che se siamo in queste condizioni iperprecariali, per non dire disastrose con casi esistenziali incredibili, molte di queste colpe vanno ricercate in quel Governo?
Vorremmo una risposta da collega e soprattutto non in politichese, vale a dire senza addentrarsi in tunnel neutrinici fantasmici e poco illuminati dalla luce della Verità.