Come abbiamo scritto più volte il decreto scuola, il Dl 71/2024 prevede, in alcuni articoli, l’attivazione di alcuni percorsi per conseguire la specializzazione sul sostegno “alternativi” rispetto al Tirocinio Formativo Attivo, il Tfa, erogato dalle Università ogni anno. Come sappiamo, il decreto, inserito nella Gazzetta Ufficiale del 31 maggio scorso, dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 31 luglio.
Lo scorso 9 luglio, il decreto ha ricevuto l’okay della Commissione Cultura alla Camera.
I percorsi che saranno attivati sono due: uno dedicato a chi ha anni di servizio sul sostegno e un altro dedicato a chi è in possesso di titoli esteri.
Tfa Indire, quando saranno attivati i percorsi?
Per far fronte alla necessità di docenti di sostegno, fino al 31 dicembre 2025, la specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità può essere ottenuta attraverso percorsi formativi dell’INDIRE, oltre che tramite le università.
Tfa Indire, quanti crediti?
I percorsi prevedono il conseguimento di almeno 30 crediti formativi. Le università possono attivare autonomamente o in collaborazione con l’INDIRE.
Tfa Indire per chi ha svolto servizio sul sostegno, chi può partecipare?
Possono partecipare ai percorsi coloro che hanno prestato servizio su posto di sostegno per almeno tre anni scolastici (anche non continuativi) nei cinque anni precedenti, sia in scuole statali che paritarie.
Tfa Indire titoli esteri, chi può partecipare?
In sede di prima applicazione, potranno partecipare ai percorsi coloro che hanno conseguito una qualifica professionale o un titolo di formazione presso un’università estera o altro organismo abilitato all’interno dell’Unione Europea, e che hanno un procedimento di riconoscimento pendente del titolo di formazione o hanno aperto un contenzioso amministrativo per mancata conclusione, entro i termini di legge, del procedimento. Ci si potrà iscrivere se si presenta rinuncia ad ogni istanza di riconoscimento sul sostegno.
Tfa Indire, cosa si sa finora
Un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, insieme al Ministro dell’università e della ricerca, definirà:
- I criteri di ammissibilità dei titoli esteri.
- I contenuti formativi dei percorsi.
- Le modalità di attivazione dei percorsi.
- I costi massimi.
- Le modalità e i termini di presentazione delle domande.
- L’esame finale e la composizione della commissione esaminatrice, con un rappresentante designato dall’Ufficio scolastico regionale.