Il suo primo Congresso si è svolto a Torino nel 1898 e tra i presenti annoverava, tra tanti matematici illustri, Corrado Segre, considerato uno dei fondatori della scuola italiana di geometria algebrica. Domani, 24 ottobre, sarà la volta del suo Congresso 2024, una tre giorni che si concluderà sabato 26 ottobre: parliamo di Mathesis, società italiana di Scienze matematiche e fisiche, fondata 129 anni fa, nel 1895. Se nel 1898 si dibatteva di libri di testo dal punto di vista scientifico e didattico e si lamentava lo scarso peso che nelle circolari ministeriali, nei programmi e nei regolamenti veniva attribuito alla matematica rispetto alle discipline umanistiche, in questi giorni, in un albergo romano, si parlerà di Matematica al tempo dell’Intelligenz@rtificiale. È questo l’intrigante titolo dell’ultimo Congresso di Mathesis, il cui sottotitolo è l’impatto dell’IA si processi educativi e formativi.
Dirige i lavori l’attuale presidente nazionale della Società scientifico-matematica, la professoressa Domenica Di Sorbo, Dirigente Tecnico del MIM, ideatrice del Progetto MateMusic@ che a Bari, all’interno di Didacta Italia, ha riscosso un vivo successo che per l’occasione abbiamo intervistato per La Tecnica della Scuola.
Ispettrice Di Sorbo, quest’anno il tema del Congresso è di grande attualità
Sì, io e il direttivo della Mathesis abbiamo pensato a questo argomento per il congresso nazionale e abbiamo invitato alcuni dei 30 esperti di IA nominati dal Governo, assieme a esponenti del mondo della scuola, da docenti a direttori generali, per chiedere loro quali possano essere le principali opportunità che vedono nell’uso dell’IA per personalizzare l’apprendimento degli studenti e delle studentesse, in che modo l’IA può supportare i docenti nella gestione delle classi, quali misure si stanno adottando per garantire la sicurezza e la privacy dei dati degli studenti quando si utilizzano strumenti basati su IA, come può contribuire a identificare e sostenere studenti con bisogni educativi speciali e quali sono le sfide etiche che si presentano con l’implementazione dell’IA nelle scuole, e come si possono affrontare.
Un bel po’ di domande sul tappeto…
Sì, ma a mio avviso sono queste le domande che possono stimolare una discussione profonda e informativa sull’integrazione dell’IA nell’educazione e che, come direttivo, ci siamo poste per strutturare il congresso.
L’Intelligenza artificiale può essere, dunque, un’importante risorsa per rivedere l’impianto didattico-metodologico della matematica
Esatto, in una società come la nostra, in cui scienza e tecnologia sono imprescindibili, la Matematica è fondamentale per formare cittadini capaci di scelte consapevoli. Per questo motivo le modalità del suo insegnamento sono tema di dibattito in molti paesi occidentali. Appare necessario un ripensamento profondo sia delle metodologie che delle modalità di valutazione del processo di apprendimento, utilizzando anche le nuove possibilità offerte dall’Intelligenza Artificiale. È, allora, indispensabile un serrato confronto fra le istituzioni preposte, la comunità dei matematici e chi pratica l’insegnamento a tutti i livelli.
Ispettrice, com’è cambiata Mathesis dal 1895 a oggi?
Beh, è naturale che la matematica e le scienze si siano evolute nel corso del tempo, ma ciò che conta è scritto nell’articolo 1 del suo Statuto, in cui Mathesis dichiara di avere “per scopo precipuo la valorizzazione ed il progresso dell’insegnamento della matematica e, più in generale, dell’insegnamento scientifico”. Questa finalità è rimasta immutata e, oggi più che mai, ci spinge a fare delle riflessioni per rispondere alle domande più urgenti che il nostro tempo ci pone.