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Studenti contro la finanziaria di Valditara. Tagli agli organici per almeno 250 milioni di euro (ma il Ministro parla di misura temporanea)

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Nella mattinata di mercoledì 23, un presidio di protesta è stato organizzato dall’Unione degli Studenti Umbria contro il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, durante la sua visita all’istituto tecnico e tecnologico Volta di Perugia.
Gli studenti hanno espresso il loro dissenso nei confronti delle riforme promosse dal Ministro negli ultimi due anni, criticando soprattutto la mancanza di dialogo e coinvolgimento.
“La contestazione non riguarda solo l’assenza di ascolto da parte del ministro, ma anche le riforme che stanno plasmando una scuola a scapito degli studenti” dichiara Margherita Boniotti, coordinatrice regionale dell’Unione degli Studenti.
“La presenza del Ministro oggi – afferma in una nota
Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Uds – è solamente una passerella di immagine. Da mesi il ministro sta girando diverse scuole d’Italia, ma in nessuna di queste visite ha ascoltato realmente gli studenti “.
“Come Unione degli studenti –
sottolinea Martelli – ci opponiamo con forza a questa visita. Non vogliamo passerelle, ma ascolto e risposte concrete. Anche per questo, il 15 novembre, gli studenti di tutta Italia scenderanno in piazza”.

Critiche pesanti arrivano anche dalla politica: Anna Ascani (PD) parla di depotenziamento della scuola pubblica e dichiara: “La linea del governo è chiara, tra riforme inutili e dannose, si sta smantellando un sistema educativo che dovrebbe garantire un diritto costituzionale a tutti i ragazzi”.
In linea con Ascani, anche la senatrice Cecilia D’Elia del Partito Democratico ha espresso preoccupazione per la direzione presa dal governo Meloni riguardo alla scuola e alla cultura. D’Elia sottolinea che la manovra finanziaria prevede tagli significativi sia nell’ambito scolastico che culturale, indebolendo ulteriormente un sistema già in difficoltà.

E mentre Valditara rivendica la bontà della manovra finanziaria resta il fatto che un articolo del disegno di legge prevede esplicitamente il taglio di diverse migliaia di posti sia di docenti sia di Ata. Taglio, peraltro, facilmente prevedibile, perché già nei mesi scorsi, in sede di approvazione del DEF, il Governo aveva lasciato intendere che il continuo calo demografico non può più consentire l’invarianza degli organici.
E’ presto per fare i conti, ma – allo stato attuale – il taglio degli organici previsto dalla finanziaria potrebbe equivalere a circa 250 milioni di euro.
Ad ogni modo il Ministro Valditara butta acqua sul fuoco e afferma: “Con riguardo al presunto taglio degli organici di 5.660 docenti e di 2.174 unità di personale ATA, si precisa che, come si evince, chiaramente, dalla tabella allegata alla legge di bilancio, si tratta di una misura transitoria di riduzione del turn over che non intacca la dotazione complessiva dell’organico, anche in ragione delle assunzioni che si faranno sul sostegno”.