Le nuove linee guida di Educazione Civica richiedono alle scuole una riflessione critica sulla riprogrammazione e valutazione delle attività, soprattutto alla luce delle esperienze già sperimentate e delle pratiche efficaci. Rimangono però questioni aperte sul giusto equilibrio tra obiettivi di apprendimento e competenze. Cosa c’è da sapere? VAI AL CORSO
Le nuove linee guida per la Ed. Civica del MIM, dopo avere suscitato più di una discussione e raccolto il parere negativo del CSPI (parere cui il Ministero non ha dato molto peso), stanno ora mettendo alla prova le scuole che si interrogano sulle significative modifiche introdotte e su come riprogrammare le attività di Istituto, quelle di classe, interclasse o verticali.
I progetti di Istituto vanno implementati sulla piattaforma del ministero entro il 7/1, data di scadenza delle iscrizioni, ed è ragionevole pensare che siano predisposti entro fine anno solare, visto anche il rinnovo dei Consigli di Istituto a novembre che li devono approvare.
Le attività vanno comunque riviste anche alla luce delle esperienze fatte, delle buone pratiche sperimentate, delle metodologie, degli strumenti di programmazione e valutazione sinora usati; ma anche dopo una riflessione sulle criticità emerse durante la sperimentazione, confrontandosi in modo critico e dialettico con:
1. La “filosofia” delle linee guida 2024, piuttosto diversa da quella delle precedenti.
2. I concetti chiave che vi sono espressi (persona vs cittadino, individuo vs società, patria…)
3. I traguardi di competenze e gli obiettivi di conoscenza per ogni livello di scuola, talora espressi in modo confuso (sono conoscenze o competenze?).
4. Col modello proposto, sbilanciato più sugli obiettivi di apprendimento (10 pagine ca), che sui traguardi di competenza (12 per il primo ciclo e 12 per il secondo). Enunciati, ma non sviluppati con indicatori e logica di lavoro per competenze. Tanto che molte scuole si orientano a sviluppare soprattutto gli apprendimenti, cosa cui sono più abituate, specie nel secondo ciclo, mentre si tratterebbe anche di lavorare per formare competenze.
5. La proposta quindi di un modello di lavoro non più collegiale, ma a puzzle, ad assemblaggio di contenuti trasversali delle varie discipline.
Le scuole è bene che si interroghino sulla programmazione, ma anche sulla valutazione della Ed. Civica. Sugli strumenti ed i metodi di programmazione, osservazione, valutazione e documentazione del lavoro per competenze; quelli sinora usati e quelli timidamente proposti da questo lungo documento.
Ma come e quanto il lavoro fatto dalle scuole deve essere modificato? Quale grado di “prescrittivà” e quale peso normativo hanno le LG 2024 rispetto alle norme a monte, alla autonomia ed alle buone pratiche costruite in questo quadriennio?
Come conciliare le positive esperienze, contestualizzate e sperimentate dalle scuole, con le novità talora significative (diversa formulazione dei filoni fondamentali in primis)?
È utile, in questa fase, proporre, in modo documentato, la linea del rispetto di quanto costruito e della continuità, della contestualizzazione nella autonomia e quindi della integrazione di nuove competenze e nuovi contenuti prese dalle Linee 2024 nei progetti di Istituto e nelle UDA, ricerche, progetti di classe, interclasse, verticali.
Difficoltà già emerse nella riprogrammazione in atto
- Confusione fra traguardi di competenze e obiettivi di apprendimento.
- Abitudine o meno a lavorare per competenze a seconda dei livelli di scuola e della disponibilità di alcuni docenti.
Enunciazione carente degli indicatori di competenze. - Formulazione degli obiettivi di apprendimento nelle LG: sono conoscenze, atteggiamenti o competenze?
Il corso
Su questi argomenti il corso Programmare e valutare le attività di Educazione Civica alla luce delle nuove linee guida 2024, a cura di Rodolfo Marchisio, in programma dal 7 novembre.
Gli incontri saranno impostati in modo dialettico. Accanto a proposte di metodi e strumenti, si insisterà sul confronto con le esperienze dei partecipanti e si proporrà una riflessione critica sui vari aspetti delle nuove linee guida alla luce del bilancio di questi anni. Si confronteranno le progettazioni passate o in progress delle scuole partecipanti (se d’accordo) per ragionare, in concreto, sulle rispettive esperienze.
Si forniranno esempi e materiali per svolgere al meglio ed in modo compatibile col nuovo contesto la riprogrammazione richiesta; fornendo e confrontando esempi e “buone pratiche“, metodi e strumenti consolidati per programmare, osservare, valutare e documentare le competenze di Ed. Civica.
I corsi della Tecnica della Scuola
Corsi di formazione docenti, ecco il catalogo dei corsi della Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal ministero dell’Istruzione e del Merito:
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Tfa sostegno: preparazione alla prova di accesso
Sostegno: corso intensivo per docenti incaricati senza titolo
Come affrontare la prova scritta del concorso per dirigente scolastico
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