Home Personale Carta docente, si possono acquistare anche gli strumenti musicali?

Carta docente, si possono acquistare anche gli strumenti musicali?

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Il 14 ottobre ha aperto la piattaforma Carta del docente, che ha reso disponibile il bonus 500 euro ai docenti di ruolo e ai docenti che hanno diritto al bonus in forza di una sentenza passata in giudicato.

In proposito, segnaliamo che il 9 ottobre è entrato in vigore il cd. Decreto Omnibus (decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113), convertito in Legge 7 ottobre 2024, n. 143, con alcune importanti novità.

Le modifiche introdotte alla Carta del docente

Questa la novità:

All’articolo 1, comma 121, della legge 13 luglio 2015, n. 107, dopo le parole: “mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo,” sono inserite le seguenti: “per l’acquisto di strumenti musicali”.

Quindi, la legge 107/2015 (Buona Scuola), all’art. 121, viene così modificata:

121. Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, è istituita, nel rispetto del limite di spesa di cui al comma 123, la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La Carta, dell’importo nominale di euro 500 annui per ciascun anno scolastico, può essere utilizzata per l’acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, per l’acquisto di strumenti musicali nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al comma 124. La somma di cui alla Carta non costituisce retribuzione accessoria né reddito imponibile.

Sembrerebbe dunque estesa a tutti i docenti di ruolo la possibilità di acquistare strumenti musicali.

Ma è veramente così?

Sul sito della Carta del docente è disponibile la lista dei beni acquistabili:

SPETTACOLI DAL VIVO

BIGLIETTO D’INGRESSO

ABBONAMENTO/CARD

LIBRI E TESTI (anche in formato digitale)

LIBRI

RIVISTE E PUBBLICAZIONI

TEATRO

BIGLIETTO D’INGRESSO

ABBONAMENTO/CARD

MOSTRE ED EVENTI CULTURALI

BIGLIETTO D’INGRESSO

ABBONAMENTO/CARD

MUSEI

BIGLIETTO D’INGRESSO

ABBONAMENTO/CARD

HARDWARE E SOFTWARE

HARDWARE

SOFTWARE

CINEMA

BIGLIETTO D’INGRESSO

ABBONAMENTO/CARD

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

CORSI AGGIORNAMENTO ENTI ACCREDITATI/QUALIFICATI AI SENSI DELLA DIRETTIVA 170/2016

CORSI DI LAUREA

CORSI POST LAUREAM

MASTER UNIVERSITARI

PERCORSI FORMATIVI ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI RICONOSCIUTI AI SENSI DELLA DIRETTIVA 170/2016

CERTIFICAZIONI

Nella lista, come si può vedere, non sono riportati gli strumenti musicali.

Anche le faq non sembrano chiarire questo aspetto. Infatti, l’unica faq che cita gli strumenti musicali sembra limitata agli insegnanti di musica. Questa è la faq:

Un insegnante di musica può utilizzare il bonus l’importo della Carta del Docente o parte di esso per l’acquisto di uno strumento musicale?

Si, purché lo strumento musicale sia strettamente correlato alle iniziative individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa e del piano nazionale di formazione di cui all’art.1 comma 121 della Legge n.107/2015. In questo caso infatti l’acquisto dello strumento è finalizzato a migliorare le competenze specifiche del docente in relazione all’indirizzo della scuola e rientra pertanto nelle finalità formative previste dalla norma.

Sarebbe dunque opportuno un adeguamento alle ultime disposizioni legislative e un aggiornamento delle indicazioni ministeriali.