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Alunno strappa libro al prof e inneggia a Hitler, i compagni fanno video: sospeso per un giorno, loro per una settimana

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Un brutto episodio quello che sarebbe avvenuto in una scuola delle Marche. Come riporta Il Resto del Carlino un ragazzo di quattordici anni, iscritto in terza media, avrebbe inneggiato al nazifascismo in classe. La storia sta ricevendo grande eco mediatica dopo la pubblicazione di un articolo di Selvaggia Lucarelli su Il Fatto Quotidiano.

La ricostruzione dei fatti

I fatti risalirebbero ad alcune settimane fa. L’alunno, dopo essersi impossessato del testo del docente ed essere salito coi piedi sul banco, avrebbe iniziato a strappare le pagine del libro urlando termini irripetibili legati, appunto, all’epoca del nazifascismo. Mentre tutto questo accadeva, almeno uno dei suoi compagni di classe (pare possano essere di più) l’avrebbe ripreso con il cellulare.

L’accaduto si conosce solo adesso, insieme alle sanzioni che sono state comminate ai ragazzi. Il giovane ha ricevuto un solo giorno di sospensione, mentre i compagni che hanno ripreso la scena, i cui video sono diventati virali sui social in questi giorni, sono stati sospesi per una settimana. La giornalista si è spinta oltre: secondo la sua ricostruzione, il ragazzo protagonista del fatto sarebbe figlio di un politico.

Sanzione sbilanciata?

In molti, tra cui proprio Lucarelli, hanno ritenuto molto sbilanciata questa sanzione: l’autore del gesto più grave è stato infatti punito con meno severità rispetto a chi lo ha ripreso in video. Questo forse per aver violato la direttiva del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sul divieto di cellulare a scuola. Il video, comunque, ha avuto vita breve sui profili incriminati, rimosso con estrema rapidità probabilmente su input di alcuni genitori.

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