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Le pause non sono ozio, il cervello va fatto riposare: come applicare questo concetto in classe?

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Le pause non sono tempo perso, ma essenziali per ricaricare il cervello. In classe, brevi pause tra le attività permettono agli studenti di consolidare ciò che hanno appreso e riducono la fatica mentale. Tecniche come il “brain break” o esercizi di respirazione aiutano a mantenere alta l’attenzione. Come concentrarsi su questi aspetti e stimolare il cervello degli studenti? VAI AL CORSO

Il cervello è un organo progettato in modo da modificarsi in risposta a fattori quali l’esperienza e l’apprendimento. Il cervello non va considerato solo come organo incapsulato dentro di noi, ma anche come un organo sociale, che cresce attraverso la stimolazione delle interazioni interpersonali e le esperienze.

Nasciamo infatti con un equipaggiamento fisiologico e psicobiologico che deve essere esposto alla cultura umana per realizzare pienamente il suo potenziale. Il cervello è dunque un organo sociale, evoluto per sopravvivere e prosperare mentre interagisce con altri cervelli.

I punti tematici

Il cervello buono
– Prime basi sul cervello, le tante spinte a crescere e anche a regredire
– I tre cervelli di MacLean, tre funzioni diverse, il clic dell’ambivalenza
– Tronco encefalico, limbico, corteccia
– I tre comportamenti automatici e innati di Porges, il nervo vago
– Spegnimento, attacco-fuga, coinvolgimento
– Le basi neuroscientifiche dell’apprendimento
– Casi concreti, applicazioni e modalità operative in classe

Rimettere in movimento testa e corpo
– Le emozioni sono parte integrante dell’apprendimento
– Sento, dunque apprendo
– Le pause non sono ozio, il cervello va fatto riposare
– La creatività, l’attenzione, come caricare il cervello
– Il cervello che imita
– Il sentimento e il pensiero motivante
– La gestione dell’errore
– La sfida del riconoscimento reciproco con la classe
– Casi concreti, applicazioni e modalità operative in classe

Allenare le tecniche pratiche
– Cinque attenzioni
– Parole di cura
– Parola circolare, Conversazione che apprende, Dialogicità
– Apprezzamento altruistico, Apprezzamento al corpo, Apprezzamento a tamburo
– Ascolto attivo, Ascolto concentrato, Ascolto a tre piani
– Ingaggio-connessione
– Calore sociale
– Brevità e ritmo
– Feedback-teachback
– Parola chiave e direzionale
– Senti-momento
– Corpo piccolo
– Curo la mia presenza
– Respiro presente
– Umile ricerca
– Casi concreti, applicazioni e modalità operative in classe.

Il corso

Su questi argomenti il corso Come stimolare il cervello degli studenti, a cura di Pino De Sario in programma dal 13 novembre.

Il corso porta in rilievo in particolare la mappa del cervello trino di Paul MacLean, che individua tre parti specifiche: area corporea, emotiva e cognitiva e la mappa dei tre comportamenti automatici di Stephen Porges, che a tutte le età ci porta a chiuderci, aggredire, relazionarci con gli altri, sotto l’impulso del sistema nervoso autonomo, che avverte in forma inconscia lo stato di sicurezza o meno del contesto-classe.

I corsi della Tecnica della Scuola

Corsi di formazione docenti, ecco il catalogo dei corsi della Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal ministero dell’Istruzione e del Merito:

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