Home I lettori ci scrivono Gestione delle allerte meteo: c’è un vuoto normativo

Gestione delle allerte meteo: c’è un vuoto normativo

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Mi rivolgo alla Vostra testata, sempre attenta alle problematiche scolastiche, per portare all’attenzione un grave vuoto normativo che espone ogni anno migliaia di docenti e studenti a rischi durante le allerte meteo.

In qualità di docente residente in un comune di provincia dove, in caso di allerta meteo, le scuole sono chiuse per ordine sindacale, mi trovo spesso nella situazione di dover raggiungere comunque il comune limitrofo dove insegno, dove le scuole rimangono aperte. Tale situazione implica che, pur risiedendo in un’area riconosciuta a rischio dalle autorità locali, mi si richiede di percorrere tragitti potenzialmente pericolosi per la mia incolumità, e in casi di allerta rossa, ciò vale anche per gli alunni che risiedono nelle stesse zone a rischio.

L’assenza di una normativa che uniformi la chiusura delle scuole a livello intercomunale, o che preveda specifiche deroghe per i docenti e gli studenti in condizioni di allerta, potrebbe cagionare gravi danni. Trovarsi a dover percorrere strade esposte a frane, allagamenti e altri pericoli, senza che vi siano precise indicazioni nazionali o regionali per la sospensione delle attività scolastiche, crea una grave lacuna di tutela sia per il personale che per gli alunni.

Auspico che la Vostra redazione possa approfondire questo tema e dare voce a chi, per senso del dovere e per vincoli contrattuali, si trova a mettere a rischio la propria sicurezza ogni volta che le allerte meteo si limitano a decisioni locali non coordinate.

Francesco Aloisi