“In commissione Istruzione al Senato il Pd sta utilizzando una vera e propria ghigliottina per limitare il numero di emendamenti delle opposizioni in alcune delle parti più controverse e sostanziali della riforma del governo, ostacolandone e svilendone il lavoro pur di plasmare la scuola secondo il volere dell’uomo solo al comando, il premier Renzi”. Lo denuncia il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle al Senato.
“Furbescamente – spiegano – i relatori del provvedimento hanno presentato quattro emendamenti che riscrivono interamente gli articoli 1, 2, 3 e 8 del testo, che vanno a toccare alcuni degli aspetti piu’ controversi e sostanziali della riforma, ovvero l’autonomia scolastica, l’offerta formativa, la didattica e l’organico dell’autonomia. In questo modo, gli emendamenti dell’opposizione verrebbero automaticamente preclusi, in sostanza messi fuori gioco. L’eventuale possibilità che si prospetta all’orizzonte di presentare un numero molto limitato di subemendamenti agli emendamenti dei relatori, sarebbe gravemente lesiva dei diritti dell’opposizione. In sostanza avremo una riforma della scuola completamente calata dall’alto, riscritta dai relatori della maggioranza, in totale spregio di un confronto parlamentare e di una dialettica che sono state continuamente millantate e oggi vengono tradite”.
“Per questo – concludono – scriveremo una lettera al Presidente del Senato, Pietro Grasso, affinche’ garantisca che il lavoro di Commissione non sia calpestato, come invece sta avvenendo. Ci aspettiamo che almeno lui voglia difendere la scuola pubblica italiana”.