C’è ancora polemica attorno al caso della bambina di cinque anni al cui compleanno, su 35 invitati, non si è presentato nessuno. Il padre della ragazza ha citato, cercando di comprendere le ragioni di tale gesto, la scuola e l’educazione in generale.
“Problema culturale”
“Avrei capito se fossero venuti pochi bambini e sarebbero già bastati a far felice mia figlia, ma una defezione così, al cento per cento, proprio non riesco a spiegarmela”, ha detto, come riporta Il Corriere della Sera. “Non credo che dipenda dal fatto che noi siamo di fuori (italiani ma non del centro), non è una questione di origine nostra e della piccola. Direi piuttosto che sia un problema culturale di come sono stati educati questi bambini e i loro genitori. Ma sia chiaro: noi non portiamo rancore nei confronti di nessuno”.
“Non è il singolo caso che deve far rumore, anche se ne ha fatto fin troppo, è la questione generale. Dai social ho visto che abbiamo toccato un nervo scoperto. Di situazioni come queste ce ne sono tante che nessuno aveva mai avuto il coraggio di raccontare e che ora vengono alla luce. Purtroppo si comincia con una festa disertata e poi seguono tanti comportamenti inappropriati dei minori, che a loro volta diventano genitori e non sanno educare i figli”, ha aggiunto, durissimo.
L’uomo attacca il sistema scolastico
L’uomo ne fa una questione di scuola che non riesce a trasmettere i giusti valori: “Sono almeno trent’anni che la scuola non funziona più, le riforme si susseguono ma non riescono a restituirle il ruolo di una volta”.
Il giornalista Massimo Gramellini ha minimizzato dicendo che forse, alla base della decisione di non andare alla festa, ci sia il fatto che questa avesse luogo in un giorno feriale. Ma il genitore non è d’accordo: “Non credo che sia quello il tema. Se la mia bambina mi chiede di portarla a una festa, io il tempo lo trovo. Deve esserci qualcosa d’altro, una spiegazione che per adesso io e mia moglie non riusciamo a individuare”.
Chissà, forse l’uomo vuole fare intendere che la bambina sia stata volutamente ignorata “in massa”, non solo dai compagni ma anche dagli adulti. In tutto ciò il Paese, intanto, sta pensando di organizzare una festa riparatoria per la bimba.