Il triste episodio di un vero e proprio raid puntivo, organizzato da una trentina di genitori ai danni di una docente di sostegno, accade in una scuola secondaria di I grado di Castellammare di Stabia (Napoli). Insulti, pugni e minacce di morte verso la malcapitata docente di sostegno durante il suo orario di servizio, ferito anche il padre della docente, che si trovava nei pressi della scuola, intervenuto per difendere la figlia. L’Associazione Nazionale Docenti esprime allarme e sconcerto per l’inaudita e violenta aggressione di una docente a Castellammare di Stabia, ed c’è, per l’Associazione cosentina anche una forte preoccupazione per il clima di imbarbarimento che mette a rischio la possibilità stessa di esercitare in modo sereno e libero la professione docente.
Il caso accaduto a Castellammare
A Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, dove è accaduta l’aggressione da parte di una trentina di genitori contro la docente di sostegno di una classe della secondaria di primo grado, si racconta che giravano voci di presunti abusi ai danni di alcuni alunni e che questa sia la motivazione, se così si può chiamare un qualcosa di assolutamente ingiustificabile, che avrebbe fatto scattare la violenza contro la docente di sostegno. Tali voci sarebbero anche circolate, tra i genitori degli alunni della scuola, in varie chat private e nei social. C’è anche da dire che nessun genitore si è mai rivolto alle forze dell’ordine per denunciare i presunti abusi perpretati nei confronti di alcuni alunni della scuola.
In una nota Ansa del 16 novembre è specificato che a metà mattinata di giovedì 14 novembre, una trentina di genitori hanno fatto irruzione nella scuola secondaria di primogrado di Scanzano per aggredire una docente di sostegno. Nella suddetta nota stampa è scritto che “sul posto si trovavano anche i genitori della vittima. Il padre ha provato a difendere la figlia ma ha riportato la frattura di un polso; per la docente la diagnosi è stata di trauma cranico, causato dai colpi ricevuti”.
Il caso al vaglio di tutte le Istituzioni
Nel frattempo il caso, oltre a salire alla ribalta delle cronache giornalistiche e televisive, è immediatamente stato affrontato dalle Istituzioni competenti. L’USR Campania ha avviato la procedura di una visita ispettiva nella scuola dove è capitato il triste episodio. L’arma dei Carabinieri sta svolgendo le indagini per appurare tutte le responsabilità penali della vicenda, indagando anche sulla genesi che ha generato un episodio di così brutale violenza, la Senatrice del Partito Democratico Valeria Valente ha già annunciato di procedere con una interrogazione su questi fatti, definiti dalla stessa parlamentare come “fatti drammatici”.