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La resa al Governo dei sindacati non scioperanti

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I sindacati della scuola che non scioperano il 29  novembre stanno dando un segnale di resa  al Governo sulla legge di bilancio.
Per loro è uno sciopero politico contro il Governo, ogni sciopero è un atto politico e a votare  la legge di Bilancio nel Consiglio dei Ministri  è stato  il Governo non lo Spirito Santo,   quindi è ovvio che sia contro il Governo,  altri non pensano che la categoria sia disposta a fare uno sciopero (la  scoperta dell’acqua calda ), la partecipazione si crea con la mobilitazione,   altri ancora sostengono che  sia uno sciopero controproducente per il risultato negativo che si avrebbe e che  il Governo potrebbe strumentalizzare contro la categoria  (come se non ci fossero già stati due scioperi nella  scuola  con risultati risibili uno il 31 ottobre della Flc Cgil, 5,4% di partecipazione, e uno dell’Anief il 15 novembre con lo 0,67% di partecipazione).

Quindi, la categoria il messaggio lo ha mandato e putroppo per Docenti e ATA molto   in negativo; ora però la categoria  avrebbe l’occasione di riscattarsi protestando con le altre categorie contro la Legge di Bilancio 2025, che per la scuola  sega del 5% l’ organico  di diritto e condanna all’irrelevanza economica gli aumenti contrattuali fino al 2030, un po’ più  sopra dell’inflazione programmata, mentre non destina neppure un euro a quello che si sta per chiudere.
Per SBC la  divisione sindacale è  solo un grazioso regalo dei sindacati di categoria  non scioperanti al Governo di Giorgia Meloni; che senso mai possono avere le  dichiarazioni delle OO.SS non scioperanti  contro la Legge di Bilancio se non si partecipa allo sciopero, se non si chiamano i docenti in piazza il 29 novembre ? 
Che senso avrà  esprimere critiche sui tagli agli organici di diritto 2025/26 se non si è aderito allo sciopero? E ancora cosa diranno i sindacati allorquando all’ARAN si proporranno aumenti contrattuali molto al di sotto del reale costo della vita?
Inoltre si dà ai docenti e agli ATA un messaggio pericoloso, di sindacati divisi che per loro sarà l’ennesimo alibi per non scioperare il 29 novembre,  dando al Governo e al Ministro Valditara il terzo segnale di assenso del personale della scuola alla legge di bilancio 2025.
Ma per me il fronte dei non scioperanti, a mio avviso filogovernativo,  rappresenta lo schieramento che firmerà il prossimo  contratto nazionale di lavoro  e avrà il monopolio delle contrattazioni integrative.  
Vorrei tanto sbagliarmi, ma questi, tranne la Flc Cgil, non  sono forse  i sindacati firmatari del CCNL 19/21?
 Ora la Flc se si ripete il copione del pubblico impiego non dovrebbe firmare. E il contratto a venire se confermerà un aumento medio di 50 euro medio , per quanto riguarda la parte normativa potrebbe  invece riservare delle sorprese e certo non positive per docenti e ATA.
L’appello di SBC è quello di scioperare contro la legge di bilancio 2029 malgrado Cisl Scuola. SNALS Confsal , Fgu Gilda e Anief.
Mi domando come potranno questi sindacati  tra qualche mese chiedere voti ai docenti e al personale ATA.
Spero soltanto che il giorno 29 o il giorno prima non indicano assemblee a tappeto di tipo provinciale on line per scoraggiare lo sciopero o addirittura boicottarlo. Non è la prima volta che succede e sarebbe VERGOGNOSO.

Libero Tassella (Scuola Bene Comune)