Esistono dei subdoli giochi politici dietro la tanto sbandierata riforma della scuola e le promesse 100mila assunzioni? Secondo il M5S sì. Le assunzioni sono il ricatto verso il Parlamento. Renzi come sempre gioca sporco. Ma si può benissimo fermare la riforma della scuola, anzi si deve, senza far saltare le assunzioni degli insegnanti.
Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni di Camera e Senato: “L’iter della riforma della scuola arranca in Senato, la maggioranza è in difficoltà e Renzi cosa fa? Cala la carta del ricatto, lasciando trapelare sui giornali un chiaro avvertimento: se il Parlamento non approva la riforma come dico io, faccio saltare le assunzioni. Si tratta di un inaccettabile ricatto che avevamo già previsto e annunciato da mesi e che oggi, come ieri, rispediamo al mittente: Renzi non si azzardi a giocare sulla pelle dei docenti precari che ha preso in giro per oltre un anno. “.
“La strategia di Renzi – continuano – era chiara da subito: millantare 100mila assunzioni a ridosso delle elezioni e poi farle saltare perchè i soldi non ci sono e addossare tutta la colpa al Parlamento. Proprio per questo, in tempi non sospetti, scrivemmo una lettera al premier per chiedere di fare subito ciò che oggi è necessario fare con urgenza e che avrebbe evitato questa folle corsa contro il tempo: spacchettare dalla riforma il piano delle assunzioni e procedere velocemente solo con questa parte. Ogni anno ci sono 120 mila supplenze annuali, dunque ci sono tutti i numeri per fare assunzioni programmate e un piano pluriennale che includa anche i docenti abilitati esclusi dalle Gae,. In Commissione ci sono i nostri emendamenti che ripropongono il nostro Piano di assunzioni pluriennale, il governo li approvi e in questo modo salvi le assunzioni”.
“Se invece il governo vuole il muro contro muro, rischiando di mandare all’aria le assunzioni – concludono – sappia fin da ora che sarà l’unico responsabile di questo caos”.
E l’on. Silvia Chimienti aggiunge: “Se saltano le assunzioni, sono loro gli unici responsabili perché noi da mesi chiediamo di scorporare le assunzioni dal resto del provvedimento, per avere il tempo di discuterlo senza mettere a rischio le immissioni in ruolo a settembre. Questo governo si ostina a non voler trovare una soluzione per i precari: hanno aspettato mesi e mesi prima di far uscire il ddl e ora vogliono approvarlo in fretta e furia senza consentire alle opposizioni di modificarlo. Le assunzioni sono il ricatto verso il Parlamento. Renzi come sempre gioca sporco. Alla Camera i numeri non ce li avevamo ma al Senato faremo di tutto per bloccare il disegno di legge. Assumiamo i supplenti annuali che sono 120mila e dal prossimo anno ragioniamo sull’organico del potenziamento! Si può fare.“
Se il Parlamento non approva la riforma come dico io, niente immissioni. Dunque far saltare le assunzioni e dare la colpa al parlamento, alle opposizioni e in particolare al M5S sembra essere l’obiettivo del governo. Mentre tanti precari trepidano per la loro sorte, nel palazzo si mettono in atto questi mezzucci. Speriamo che davvero i pentastellati riescano a sventarli.