Un altro caso di violenza in una scuola, con uno studente che stavolta si scaglia contro il suo dirigente scolastico: il fatto è accaduto a Noto, vicino Siracusa, ed ha come protagonista un ragazzo di 14 anni di un istituto comprensivo già seguito dai servizi sociali del Comune.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, scrive l’agenzia nazionale Ansa, lo studente sarebbe stato chiamato in presidenza per essersi reso protagonista di alcuni comportamenti molesti in classe.
La dirigente scolastica lo avrebbe rimproverato e lo studente, per tutta risposta, l’ha spinta facendola cadere per terra.
La donna ha fatto ricorso alle cure del Pronto soccorso dell’ospedale. I carabinieri sono intervenuti dopo una segnalazione della scuola. E la Procura dei minori ha aperto un’indagine su quanto accaduto nella scuola siciliana.
La “stretta” sui comportamenti violenti verso il personale
A proposito di “stretta” sui comportamenti violenti verso il personale della scuola, come abbiamo già scritto, nella Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre scorso è stata pubblicata la Legge n. 150 in materia di “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”. Il provvedimento è entrato in vigore lo scorso 31 ottobre.
Una delle misure introdotte più importanti riguarda la multa da 500 a 10mila euro per gli aggredisce docenti e personale. Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, verrà sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.
Una prima “stretta” era già entrata in vigore a marzo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n. 25 del 4 marzo 2024, recante “Modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico“: ebbene, l’articolo 1 della legge approvata prevede l’istituzione con apposito decreto di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con compiti di monitoraggio, studio, informazione e sensibilizzazione.
L’art. 2 riguarda la promozione dell’informazione da parte del Ministero, mentre l’art. 3 istituisce la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, che si celebrerà il 15 dicembre di ogni anno. Gli articoli dal 4 al 6 intervengono sul codice penale.