Introdurre per via contrattuale il collaboratore vicario e anche il middle management nella scuola si tradurrebbe nel formalizzare dei punti fermi all’interno degli istituti, di cui gioverebbe tutta l’organizzazione formativa, anche la dirigenza che risulta sempre più spesso sottoposta a ritmi di lavoro insostenibili: a sostenerlo è l’associazione Ancodis, che rappresenta migliaia di collaboratori dei presidi sparsi in tutta Italia, alla luce dei risultati del sondaggio Anp dal quale risulta elevata la presenza di burnout tra i dirigenti scolastici italiani, in particolare tra le donne. Una caratteristica, quelle dei disturbi derivanti dallo stress da lavoro, che già si ravvisa del resto da tempo per la categoria degli insegnanti over 60.
“Quello che serve – spiega Rosolino Cicero, presidente Ancodis – è formalizzare una volta per tutte la presenza di un collaboratore vicario che possa sostituire entro i limiti previsti dalla legge il dirigente scolastico (oggi un vulnus del sistema di formazione) unitamente alla squadra dell’autonomia (figure di sistema – middle management) con diritti, doveri e conseguenti responsabilità in modo tale da garantire ai presidi il diritto alla piena disconnessione (ferie, malattia)”.
“Ancodis – prosegue il suo presidente – conosce bene la complessità della scuola autonoma, i carichi di lavoro e i ritmi conseguenti che vengono richiesti quotidianamente ai dirigenti scolastici, ai loro collaboratori, alle figure di sistema impegnate nel buon funzionamento organizzativo e didattico. Non è più il tempo di tacere su questa verità”.
La stessa Anp, prima organizzazione sindacale dei dirigenti scolastici in Italia, si è detta favorevole a una soluzione di questo genere. Antonello Giannelli, presidente nazionale Anp, ai nostri microfoni, alcuni mesi fa ha detto che il ruolo del dirigente è diventato sempre più complesso: la collaborazione con insegnanti e personale Ata è cruciale per il successo della scuola, sottolineando l’importanza di una leadership diffusa e di un efficace middle management.
In particolare, Giannelli si è detto favorevole a innovare i “rapporti con il personale: serve una visione di leadership diffusa, che riconosca l’importanza della collaborazione e della condivisione delle responsabilità”.
Alla domanda su cosa consiglierebbe ai dirigenti per gestire al meglio i rapporti con docenti e Ata, Giannelli ha detto che rispetto e collaborazione sono fondamentali: bisogna sempre partire dal “rispetto verso tutti i lavoratori e la volontà di collaborare con tutte le componenti della scuola”. Il leader dell’Anp ritiene fondamentale l’innovazione organizzativa scolastica, partendo dal middle management e dalla delega delle responsabilità, al fine di garantire un servizio scolastico efficace e di qualità”.