Il 25 Novembre è stata la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ed è sempre più importante riflettere e trovare le soluzioni per superare questo fenomeno.
La violenza sulle donne non è un fenomeno inevitabile, può e deve essere combattuto da tutto il sistema, agendo su disuguaglianze, stereotipi, pregiudizi che ancora sono presenti nella nostra società.
I numeri delle violenze
Ogni giorno solo nel nostro Paese 88 donne subiscono violenza, una su tre nella vita è vittima di abusi (fonte Agenda Digitale), numeri che fanno rabbrividire e che sono testimonianza della vastità del problema anche perché dietro ogni atto di violenza si cela una storia di dolore, resistenza, abbandono.
La lotta contro la violenza sulle donne è una sfida di tutti che riguarda istituzioni, imprese, cittadini. In questa sfida un ruolo importante possono svolgerlo le nuove tecnologie digitali, strumenti che se utilizzati con la corretta consapevolezza possono essere aiuto e accelerazione del cambiamento culturale.
Per vincere oltre a denunciare gli episodi cosa fondamentale ovviamente, serve lavorare anche a livello culturale e mentale nella società.
Il ruolo del digitale
Il digitale se utilizzato in maniera consapevole può diventare uno strumento molto utile per combattere e violenza di ogni genere. Dalle App che offrono supporto alle vittime o ai diversi sistemi di segnalazione anonima, ai sistemi evoluti di video sorveglianza o le piattaforme di educazione sessuale e di parità di genere. La stessa IA può essere altrettanto utile se ben governata, per questo motivo è importante utilizzare un approccio che non sia solo tecnologico ma anche etico sociologico e culturale.
Sono diverse le iniziative avviate da istituzioni ed imprese private proprio con l’obiettivo di affrontare la sfida a 360 gradi.
Roma Capitale ha avviato l’iniziativa “#Nessuna Scusa”, riaffermando il NO contro la violenza sulle donne tramite una campagna di comunicazione di un mese con eventi diffusi su tutto il territorio, che rafforzano l’impegno contro la violenza di genere. Cartelloni, affissioni digitali e social diffondono un appello diretto a tutta la cittadinanza, chiamando ognuno a fare la propria parte contro ogni forma di abuso.
Il programma comprendeva una serie di iniziative, tra cui spettacoli, laboratori, incontri e attività sportive in collaborazione con Biblioteche di Roma, i Centri Anti Violenza, la Presidenza dell’Assemblea Capitolina e i diversi Municipi. “Ogni attività -riporta il sito istituzionale di Roma Capitale è stata pensata per coinvolgere giovani, famiglie e cittadini di ogni età, sensibilizzando la comunità e offrendo spazi di riflessione su un tema di vitale importanza”.
Non solo istituzioni, ma anche le Imprese private hanno avviato una serie di iniziative atte a colmare il divario di genere uno delle cause della violenza sulle donne. In Italia, tuttavia, il 16% delle donne non ha accesso a un reddito proprio, una condizione che le rende vulnerabili a forme di controllo economico e violenza.
Diversi sono gli esempi che possiamo riportare senza avere l’obiettivo di essere esaustivi ma che danno però idea di come il vento sta per fortuna cambiando.
Le iniziative delle aziende private
Sono tante le iniziative delle aziende private lanciate per combattere la violenza sulle donne.
Ikea con la campagna The Red Flag Tag, Carrefour, attraverso i suoi Punti Viola, offre supporto concreto alle donne; Pandora Lab utilizza il teatro e la realtà aumentata per riflettere sugli stereotipi di genere. Tim attraverso il progetto “No alla violenza sulle donne” ha dedicato diversi momenti di incontro e approfondimento nell’ambito del programma “4 Week 4 Inclusion”.
Questi progetti mostrano come la tecnologia e l’innovazione possano essere strumenti di inclusione e progresso.
Esempi virtuosi che dimostrano come le imprese possono fare la differenza, sensibilizzando contro la violenza una platea molto vasta di persone anche grazie all’intervento di personaggi famosi e influencer noti e seguiti sui social.
Il ruolo importante della scuola
La lotta contro la violenza deve passare inoltre per le scuole, i temi legati all’educazione e al rispetto devono essere inseriti fortemente nelle lezioni, nelle ore trasversali di educazione civica, nei progetti extra scolastici. Fornendo la possibilità di sperimentare un ambiente accogliente e non giudicante, “consentirà ai bambini di oggi di procedere verso una destrutturazione dei ruoli e delle relazioni basate su stereotipi per poter sperimentare modalità di relazione con se stessi e con l’altro basate su criteri di libertà e responsabilità e di costruire una società accogliente, inclusiva e non violenta.”(fonte Save the Children)
Va data piena attuazione delle linee guida del MIM per l’educazione ed il rispetto, per la parità dei sessi, prevedendo percorsi di laboratorio, esperienze formative specifiche in ogni scuola a partire dall’età più piccole.
La lotta alla violenza passa per il superamento degli stereotipi, la messa in discussione dei modelli di relazione convenzionali e dei tentativi errati di minimizzare forme anche embrionali di violenza.