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Stipendio e tredicesima, esigibilità al 13 dicembre con cedolino più leggero rispetto al dicembre 2023. Ecco perchè il totale è diminuito.

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Sono in tanti che si sono accorti di avere percepito uno stipendio e tredicesima 2024 nettamente inferiore all’anno 2023. Il problema non è passato inosservato, anche perché la differenza tra 2023 e 2024 è stato anche di oltre le 800 euro. Il problema è stato sollevato anche a livello Nazionale dalla FLC CGIL che ha così scritto su Instagram:”Il Governo tira il pacco alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola. Tredicesime più leggere per via dell’anticipo dell’anno scorso“.

Tredicesime: la differenza è minima

Per essere precisi e dare una informazione corretta, bisogna dire che la tredicesima mensilità del 2023 e quella del 2024 sono sostanzialmente uguali. Per fare un esempio tratto realmente dai cedolini dicembre 2023 e dicembre 2024, possiamo dire che un docente laureato e di ruolo, in classe stipendiale 28, ha preso una tredicesima 2023 con codice 806/002 pari a 2.876,18 euro lordi, mentre la tredicesima mensilità 2024, sempre con codice 806/002 pari a 2.833,88. Per cui la tredicesima mensilità del 2024 è inferiore per una classe 28 docente laureato scuola secondaria di II grado, pari ad euro 42,30.

Tale differenza è dovuta al fatto che nei cedolini dell’anno 2023 è intervenuto un compenso accessorio una tantum riconosciuto solo per l’anno 2023, ai sensi dell’art. 1, comma 330 della L. n. 197 del 29/12/22, ovvero Legge di Bilancio 2023, rappresentante un aumento in busta paga che varia a seconda della qualifica ed è determinato nella misura dell’1.5% dello stipendio. Tale emolumento è stato corrisposto a partire dal mese di luglio 2023 per tredici mensilità. La legge di bilancio 2024, non avendo previsto questa quota una tantum, ha fatto registrare una tredicesima mensilità lievemente più bassa rispetto alla tredicesima mensilità del 2023.

Tale differenza tra la tredicesima del 2023 e quella del 2024, oscilla da un massimo di 52,22 euro dei dirigenti scoalstici ai 20,53 euro dei collaboratori scolastici in classe stipendiale “0”.

Dal luglio 2023 e fino al dicembre 2023, nei cedolini del personale scolastico è comparso il seguente codice 992/K08 riferito all’UT 2023 1.5% (Una Tantum) e alla relativa qualifica del dipendente. Quindi in ragione della legge di bilancio 2023, la legge tredicesima del 2023 ha ricevuto un piccolo aumento rispetto la tredicesima del 2024.

Anticipo del CCNL scuola 2022-2024

Sulla mensilità di dicembre 2023 è stato inserito nel cedolino ordinario l’emolumento previsto dall’art. 3, del Decreto-Legge 18 ottobre 2023, n. 145, corrisposto, in via eccezionale, in unica soluzione. Tale emolumento costituisce un’anticipazione dei futuri rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024 ed è stato determinato nella misura di 6,7 volte l’importo annuo dell’indennità di vacanza contrattuale prevista dal comma 2, dell’art. 47-bis del decreto legislativo n. 165/2001.

Questo anticipo del rinnovo contrattuale 2022-2024 è il vero motivo del fatto che nel cedolino di dicembre 2023 c’erano all’incirca 800 euro di più rispetto al cedolino di dicembre 2024.

Rinnovo CCNL scuola 2022-2024 in alto mare

Nonostante qualche sindacato aveva sostenuto già a giugno 2023, la quasi certa firma del rinnovo CCNL scuola 2022-2024 in tempi brevissimi, siamo ormai a metà dicembre e la situazione del rinnovo contrattuale non sembra per nulla rosea. Una parte delle risorse economiche del rinnovo contrattuale sono state già inserite negli stipendi già dal dicembre 2023, ma la restante parte ancora da ricevere è stata stimata insufficiente dai sindacati. Anche se sull’argomento c’è chi è ottimista, auspicando per gennaio un’accelerazione del rinnovo contrattuale, e chi, invece, ritiene che senza risorse economiche volte a garantire aumenti stipendiali in linea con l’inflazione e in grado assicurare sicurezza economica e prestigio sociale al personale scolastico, non ci sarà nessun accordo per il CCNL scuola 2022-2024.

Nel frattempo il contratto scuola 2022-2024 scade completamente fra quindici giorni e si entra nel triennio 2025-2027 con nuova vacanza contrattuale a partire dal prossimo aprile 2025.