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Docente assegna compiti alle dieci di sera per il giorno dopo, un’alunna: “Costretta a finire tardi, così non si può andare avanti”

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La polemica è servita: dopo una segnalazione di un’alunna arrivata al portale della Generazione Z Webboh, molti ragazzi stanno discutendo sull’orario in cui i docenti assegnano i compiti. La ragazza da cui è partita la discussione ha detto di aver ricevuto i compiti alle 21,50 di sera.

Il dibattito infiammato

“Sono stata costretta a studiare di sera, ho finito tardi. Così non si può andare avanti”, queste le sue parole. Da qui un fiume di commenti:

“Il sistema italiano è tossico”.

“Il problema siete voi che li fate”.

“Se mi avesse dato i compiti a quell’ora io non li avrei fatti e le avrei detto che ormai stavo dormendo”.

“Si mandi i compiti alle 21:50 io non li faccio perché è fuori dall’orario scolastico”.

“Bastava non studiare”.

“Poi se ne escono con la scusa che era scontato perché li avevano spiegati”.

“Anche a mezzanotte arrivano”.

“E poi si lamentano se veniamo a scuola stanchi e ci dicono: andate a letto prima la sera!”.

“Ma perché li fai, io mi rifiuto se li mettono alle 16”.

Registro elettronico, per il 34% degli studenti va eliminato

Inutile dire che in molti credono che il “male” sia il registro elettronico, che consente agli studenti di ricevere i compiti a qualunque ora. Che rapporto hanno gli studenti con il registro elettronico, strumento tanto odiato dallo psichiatra Paolo Crepet?

Per il 34% degli studenti delle scuole superiori andrebbe eliminato del tutto. I più, invece, si accontenterebbero di non vedere caricate online le informazioni in tempo reale ma di avere qualche giorno di tempo a disposizione prima che i brutti voti o i provvedimenti disciplinari siano a portata di genitore, per avere così modo di spiegare personalmente l’accaduto: sarebbe un’ottima soluzione per il 51% degli intervistati. 

Solo il 15%, invece, manterrebbe le cose così come sono adesso.