Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, in una lettera pubblica sul quotidiano Il Tempo, spiega di essere pronto a ritirare la querela contro lo scrittore premio Strega ed ex direttore del Salone del Libro Nicola Lagioia che, come è noto, aveva ironizzato sulla costruzione grammaticale di un tweet del ministro. Scrive Valditara nella lettera aperta: “Lei affermi pure che quel tweet era scritto male, critichi pure duramente i miei provvedimenti e le mie idee, ma riconosca di essere andato oltre il legittimo esercizio della critica e che non è corretto insultare o offendere chicchessia, che denigrare e screditare la persona, non le sue idee, non ha nulla a che vedere con la critica politica. Se avrà il coraggio di fare queste affermazioni io non esiterò un attimo a fermare l’azione legale”.
Ma non solo, secondo quanto riporta Il Domani, Valditara avrebbe presentato proposta di mediazione già il 27 maggio senza aver ricevuto risposta e spiega di aver avviato l’azione legale “per difendere la cultura del rispetto verso l’altro” e aggiunge di essere interessato “a ribadire un principio e non alla sua condanna”.
E aggiunge: “Vogliamo prendere spunto da questa querelle per cercare di riportare in politica e nella società un dibattito civile, che bandisca l’insulto e la violenza verbale, ma punti sulla dialettica, possibilmente costruttiva?”
La notizia dell’azione civile di Valditara era stata data dallo stesso Lagioia: “Il ministro si è sentito leso per come l’ho preso in giro in trasmissione, suggerendo che venisse sottoposto lui al test di italiano per stranieri. Nel paese in cui l’ultimo Nobel per la letteratura è andato a chi “nella tradizione dei giullari medievali fustiga il potere e riabilita la dignità degli umiliati” credevo fosse lecito. Ma forse non siamo più quel paese”.
“Non era mia intenzione offenderla sul piano personale, mi dispiace se si è sentito insultato. La mia era, e rimane, una critica alla forma del suo tweet, che però, specie se l’oggetto è la lingua italiana come accesso alla cittadinanza, ricade nella sostanza. Accolga questo mio sincero chiarimento ritirando l’azione legale”, questo quanto scrive Nicola Lagioia in una lettera indirizzata al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, e pubblicata sempre da Il Tempo.