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Insegnamento dell’informatica nelle scuole, il ministro Valditara risponde al question time alla Camera – RIVEDI LA DIRETTA

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Si svolge oggi, mercoledì 8 gennaio, a partire dalle ore 15,00, il question time dall’Aula di Montecitorio.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, risponde a una interrogazione sulle iniziative per contrastare il fenomeno dell’analfabetismo digitale, con particolare riferimento all’introduzione dell’insegnamento dell’informatica nelle scuole, anche attraverso l’utilizzo della piattaforma Syllabus (Lupi – NM(N-C-U-I)M-CP).

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Ecco l’interrogazione integrale.

Il concetto di «analfabetismo digitale» si riferisce all’incapacità di una persona di operare mediante un computer, leggere, scrivere e recepire criticamente informazioni in rete; il termine fa riferimento sia a chi non sa utilizzare del tutto strumenti tecnologici, ma anche a coloro i quali non riescono a comprendere ed analizzare in modo critico informazioni ricavate da internet; Secondo il report Istat «Le competenze digitali dei cittadini», pubblicato nel mese di giugno del 2024, l’Italia all’interno dei Paesi dell’Unione europea «si colloca in 23esima posizione, circa 10 punti sotto la media» e solo il 45,9 per cento della popolazione compresa tra i 16 ed i 74 anni possiede competenze digitali di base; In base ai dati rilasciati da Save the Children, nel 2024 in Italia utilizza internet tutti i giorni il 78,3 per cento degli 11-13enni, il 91,9 per cento degli adolescenti nella fascia 14-17 anni e il 44,6 per cento dei bambini tra i 6 e i 10 anni; L’articolo 24-bis del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, prevede lo sviluppo delle competenze digitali per le scuole di ogni ordine e grado dall’anno scolastico 2025/2026; Il rapporto Eurydice «Informatics education at school in Europe» mostra come, a differenza di molti Paesi europei in cui è stata inserita l’informatica quale insegnamento specifico, l’Italia abbia optato per un approccio integrato alle materie curriculari esistenti; Il 23 marzo 2023 è stata rilasciata la piattaforma Syllabus, che consente ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni di accedere all’autovalutazione delle proprie competenze, ricevere dei corsi mirati a colmare i gap di conoscenza e migliorare le competenze di base; La partecipazione non comporta alcun costo, né per le amministrazioni né per i singoli utenti, ed altresì non comporta costi aggiuntivi in formazione di personale docente; Ad oggi la piattaforma risulta utilizzata da 7.780 amministrazioni, tra cui numerosi istituti di istruzione superiore secondaria; Nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione, avviata nel 2024 dalla Commissione parlamentare per la semplificazione, è emersa sia l’elevata percentuale di successo della piattaforma, sia il potenziale della stessa se resa disponibile anche agli istituti scolastici –: quali iniziative intenda intraprendere al fine di contrastare il fenomeno dell’analfabetismo digitale attraverso l’insegnamento dell’informatica nelle scuole di ogni ordine e grado, anche mediante l’utilizzo della piattaforma Syllabus.

La risposta di Valditara

“Lo sviluppo delle competenze digitale è fondamentale per la partecipazione attiva nella società. Per tale ragione al centro delle azioni del MIM vi è la promozione dello sviluppo della cultura dell’innovazione e la diffusione delle competenze digitali sia tra i docenti, il personale della scuola, sia anche tra gli studenti di tutto il territorio nazionale. In questa prospettiva si collocano le nuove linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica che riconoscono la cittadinanza digitale come parte integrante del curriculo formativo in linea con i cambiamenti sociali e tecnologici che stanno ridefinendo il concetto stesso di cittadinanza. Quest’ultimo non si limita solo all’uso corretto della tecnologia, ma abbraccia un insieme di competenze cognitive, sociali ed etiche che consentono agli individui di partecipare attivamente e responsabilmente alla vita digitale”.

E continua: “Il MIM ha investito oltre 800 milioni nell’ambito del PNRR per la formazione sulla didattica e lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti e oltre due miliardi e 100 milioni di euro per la trasformazione delle aule didattiche in ambienti innovativi e digitali. Per la formazione dei docenti e di tutto il personale scolastico, il MIM si è dotato di una specifica piattaforma denominata “Scuola Futura” con percorsi formativi multipli sull’educazione digitale, le metodologie didattiche innovative, la formazione sul multilinguismo, ecc. La piattaforma costituisce ad oggi la più grande piattaforma europea di e-learning per i docenti. Sono attualmente oltre 1 milione le iscrizioni ai percorsi formativi da parte dei docenti e personale scolastico”.

“Infine, consentitemi di segnalarvi che al fine di promuovere l’alfabetizzazione e l’educazione digitale in tutta Italia e in particolare tra gli studenti delle scuole primarie e secondarie, è in procinto di essere approvato in Senato il DL sull’istituzione della giornata nazionale della cittadinanza digitale”.