Home Attualità Genitori violenti, a Napoli docente di sostegno aggredito dalla madre di un’alunna:...

Genitori violenti, a Napoli docente di sostegno aggredito dalla madre di un’alunna: con mia figlia sei troppo rigido. Riprende tutto e ‘posta’ sui social

CONDIVIDI

Ancora un grave episodio di violenza contro gli insegnanti con un genitore artefice del vile gesto: si tratta della madre di una studentessa con disabilità di Napoli che ha aggredito l’insegnante di sostegno della figlia; evidentemente non soddisfatta, la donna ha anche successivamente pubblicato sui social media il video di quello che aveva fatto. Il docente aggredito, riferisce l’Ansa, è stato subito soccorso e si è riservato di sporgere denuncia.

L’episodio – hanno segnalato il deputato Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale di Portici di Europa Verde Aldo Agnello – si è verificato il 9 gennaio nell’istituto scolastico Levi di Portici, sede di via Malta.

“Quello che è successo – dicono Borrelli e Agnello – è inaccettabile. Se un genitore ha delle critiche o ritiene che un qualsiasi docente non sia all’altezza del compito o usi metodi sbagliati o addirittura violenti, deve rivolgersi ai vertici scolastici e non recarsi a scuola e picchiare il docente pubblicando il tutto sui social. Sembra quasi che questo genitore abbia voluto vantarsi pubblicamente di essersi fatto giustizia da solo in modo violento. Siamo ormai alle barbarie“.

Il motivo del gesto prodotto dalla madre della studentessa sarebbe legato al fatto che, almeno a detta del familiare della ragazza, il docente di sostegno avrebbe utilizzato in classe con la figlia, nel corso del corrente anno scolastico, dei metodi non condivisibili ed eccessivamente rigidi, in taluni casi anche al limite della violenza.

A fine 2024 si contava un preoccupante aumento di casi di violenza contro gli insegnanti: i dati ministeriali dicono che nel 2022/2023 si sono verificati 36 episodi di violenza segnalati contro il personale della scuola, mentre nel 2023/2024 si passa a 68 episodi. Il personale coinvolto è perlo più docente. Gli episodi rilevati nel 2024/2025 sono già oltre 20.

La nuova legge sulla violenza sugli insegnanti

L’art. 1 prevede l’istituzione con apposito decreto di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, con compiti di monitoraggio, studio, informazione e sensibilizzazione.

Il 15 marzo 2024 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 4 marzo 2024, n. 25, con all’interno le Modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico: la nuova norma, entrata in vigore il 30 marzo scorso, interviene sui numerosi episodi di violenza nei confronti del personale della scuola, esercitati non solo dagli studenti, ma anche dai loro familiari. E inasprisce la pene.

L’art. 2 riguarda la promozione dell’informazione da parte del Ministero, mentre l’art. 3 istituisce la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico.

Gli articoli dal 4 al 6 intervengono sul codice penale: l’art. 4, in particolare, modifica l’art. 61 c.p. (Circostanze aggravanti comuni) inserendo il n. 11-novies con un’ulteriore circostanza aggravante comune, consistente nell’”avere agito, nei delitti commessi con violenza o minaccia, in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio delle loro funzioni“.

Il successivo articolo 5 apporta modifiche all’art. 336 c.p. (Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale) introducendo il seguente comma: “La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola“.

Infine, anche l’art. 6 introduce la medesima circostanza aggravante all’art. 341-bis c.p. con riferimento al reato di oltraggio a pubblico ufficiale: anche in questro caso “La pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso dal genitore esercente la responsabilità genitoriale o dal tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola“.

Ricordiamo anche che come è stato istituito dallo scorso marzo, il 15 dicembre scorso, meno di un mese fa, si è svolta la prima Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico.