L’Anief fa sapere che il Consiglio di Stato ha decretato la sconfitta del MIUR in merito all’inserimento in Graduatoria a Esaurimento dei docenti in possesso di diploma magistrale.
L”Anief, in prima linea per sostenere e supportare questa categoria di docenti, esclusa illegittimamente dal Ministero dell’Istruzione dalla possibilità di inserirsi nelle Graduatorie a Esaurimento, nonostante il riconoscimento della normativa vigente, comunica infatti la decisione del Consiglio di Stato che continua ad inguaiare il Miur.
La sentenza di pieno accoglimento (Cds n. 3628/15) ottenuta oggi dagli Avvocati Anief, stabiliscela ragione dei docenti ricorrenti contro il Ministero dell’Istruzione, che aveva posto da più di 15 anni un vero e proprio “veto” sulla validità del titolo abilitante ai fini dell’accesso alle Graduatorie utili per le immissioni in ruolo.
La sentenza ottenuta dai legali ANIEF, risulta essere chiara nel dichiarare che “i diplomati magistrali con il titolo conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, al momento della trasformazione delle graduatorie da permanenti ad esaurimento, fossero già in possesso del titolo abilitante. Il fatto che tale abilitazione sia stata riconosciuta soltanto nel 2014, a seguito della pronuncia del Consiglio di Stato, non può impedire che tale riconoscimento abbia effetti ai fini dell’inserimento nelle citate graduatorie riservate ai docenti abilitati in quanto tali”.
Sono attese nei prossimi giorni altre sentenze di accoglimento e si stima che i Tribunali del Lavoro di tutta Italia si pronunceranno presto per altri 8mila ricorsi. .
“L’ANIEF ha dimostrato ancora una volta che il diritto ottiene sempre ragione in tribunale – spiega Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal – il MIUR inizi ad aprire le porte delle Graduatorie a Esaurimento ai diplomati magistrale e provveda per tempo all’inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento d’interesse di tutti i ricorrenti con ricorso pendente: attendiamo pronunce per altri 1000 diplomati magistrale in Consiglio di Stato e per oltre 8000 docenti presso i Tribunali del lavoro di tutta Italia; questo è solo l’inizio”.