
Una studentessa di una scuola media del bresciano è stata colpita, mentre si trovava in Aula Magna, da un pannello del controsoffitto dell’edificio che le è arrivato improvvisamente addosso. Tutto è avvenuto ieri, 13 marzo. Lo riporta Fanpage.
Come sta la ragazza
Stando a quanto ricostruito, l’incidente si sarebbe verificato durante una lezione sulla sicurezza tenuta dai Carabinieri. I tecnici comunali hanno avviato un’indagine per risalire alla causa del distaccamento del pannello, probabilmente dovuta a “un accumulo eccessivo di umidità in un canale di scolo”.
Sono stati gli stessi Carabinieri che stavano tenendo la lezione in Aula Magna a soccorrere per primi la ragazzina colpita dal pannello. La studentessa è stata, poi, affidata alle cure del personale sanitario, arrivato con ambulanza e automedica, e trasportata in codice verde in ospedale. La giovane non ha riportato ferite gravi.
La risposta del Comune
Come riportato da BsNews, i vigili del fuoco insieme a un funzionario tecnico hanno messo in sicurezza l’area dove si è verificato l’incidente e alcuni locali vicini, in attesa degli interventi di ripristino. Il Comune ha fatto sapere che il cedimento del pannello sarebbe “riconducibile a un’infiltrazione d’acqua causata dalle intense precipitazioni degli ultimi giorni”. Queste, ha spiegato l’amministrazione, avrebbero “provocato un accumulo eccessivo di umidità in un canale di scolo”.
È comunque ancora in corso un’indagine più approfondita sull’intero edificio scolastico, in modo da scongiurare altri incidenti simili. Come riporta BresciaToday, si è reso necessario il ricovero in ospedale per la ragazza, dove è rimasta sotto osservazione.
Crolli nelle scuole, numeri record
Da settembre 2023, secondo il rapporto Cittadinanzattiva 2024, sono stati 69 i crolli che hanno interessato le scuole, numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni: di questi, 28 si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle Isole, così come in quelle del Nord (40,5%), 13 nelle regioni del Centro (19%). In molti casi eventi preannunciati da segnali visibili ma sottovalutati.
Sempre elevato il numero degli edifici scolastici che non possiede il certificato di agibilità (59,16%) né quello di prevenzione incendi (57,68%); senza collaudo statico il 41,50% (i dati fanno riferimento al 2022, ultimi resi disponibili sull’Anagrafe dell’edilizia scolastica).
Piccoli passi in avanti – ma ancora insufficienti se si considera che, su 40.133 edifici scolastici, 2.876 sono collocati in zona a rischio 1 e 14.467 in zona a rischio 2 – si riscontrano rispetto agli interventi di adeguamento e miglioramento sismici: poco più del 3% ha avuto interventi di questo tipo, e l’11,4% è stato progettato secondo la normativa antisismica.
In merito allo stato manutentivo degli edifici, circa il 64% dei 361 docenti intervistati da Cittadinanzattiva rileva la presenza di fenomeni dovuti alla inadeguata o assente manutenzione, prime fra tutte infiltrazioni di acqua (40,1%), distacchi di intonaco (38,7%), tracce di umidità (38,2%). La metà degli intervistati (50,8%) ha segnalato situazioni di inadeguatezza rispetto alla sicurezza e ha riscontrato un intervento a seguito della propria segnalazione. Riguardo alle prove di emergenza ben il 92% dichiara di aver partecipato mentre l’8% sostiene che non siano state effettuate. In prevalenza le prove hanno riguardato l’incendio (79%) e il rischio sismico (70%)