Home Politica scolastica M5S: Enti locali aspettano sblocco fondi per Edilizia

M5S: Enti locali aspettano sblocco fondi per Edilizia

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I parlamentari del MoVimento 5 Stelle di Camera e Senato hanno presentato a Montecitorio un’interrogazione parlamentare, in merito ai ritardi dei fondi per l’edilizia scolastica.

“Sull’edilizia scolastica – dichiarano i parlamentari – il Governo e il Miur continuano a fare tante chiacchiere ma zero fatti: i 905 milioni del cosiddetto piano BEI, per interventi di edilizia scolastica, sono bloccati perché si aspetta ancora il decreto attuativo che consenta la stipula dei mutui. Stesso problema per l’’8×1000  all’edilizia scolastica: i comuni hanno presentato domanda già da tempo  ma la presidenza del Consiglio dei Ministri non ha  firmato i decreti di ripartizione”. 

“Il piano Bei – si legge nel comunicato – prevede mutui che le Regioni possono attivare con la Banca Europea per gli investimenti ma, a causa dei ritardi citati, i comuni non possono avviare le procedure di gara, anche se già hanno predisposto tutta la documentazione necessaria. Nell’interrogazione chiediamo inoltre al Miur di spiegare quali azioni stia mettendo in campo la Struttura di missione per l’edilizia scolastica, nata nel 2014 proprio per coordinare e snellire le procedure. Un’attività, quella della Struttura, i cui risultati al momento sono impalpabili. Ritardi, quelli sull’edilizia scolastica che sono particolarmente gravi proprio in ragione delle condizioni di insicurezza nelle quali si trovano moltissimi nostri istituti. Quasi non si contano i casi di rischio crollo, assenza di misure di sicurezza, presenza di amianto”.

“La lentezza dell’Esecutivo – concludono i parlamentari pentastellati – riguarda però anche l’anagrafe dell’edilizia scolastica di cui, dopo numerosi rinvii, pochi giorni fa il ministro Giannini ha annunciato  la pubblicazione. La realtà è che di quell’anagrafe, istituita nel 1996, ancora oggi non esiste un documento che contenga i dati in maniera sistematica e aggregata e, dunque, è ancora parziale e non fruibile da tutti”.