Il ministro torna su assunzioni e supplenze: “diminuiranno, ma progressivamente con la messa a regime della legge” e alla proposta di immissione in ruolo quasi tutti hanno detto sì.
Giannini lo ha detto settimanale Panorama, in edicola l’8 ottobre, che l’aveva invitata a rendere note le cifre delle cattedre ancora scoperte dopo la partenza della riforma della Buona scuola, dopo che molti lettori avevano segnalato che, dall’inizio delle lezioni, i figli si trovavano nella stessa situazione caotica degli anni passati.
Giannini specifica al settimanale nazionale che non c’è “nessun caos, ma la fisiologica permanenza di alcune difficoltà oggettive”, soprattutto per alcune discipline, come la matematica e lo spagnolo; che “il 97% degli aventi diritto all’assunzione ha detto sì all’offerta di un posto di ruolo nella scuola”.
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Il ministro, tuttavia, si riferisce a coloro che hanno accettato nella fase B del piano di assunzioni, omettendo che diverse migliaia di precari (anche loro aventi diritto) non hanno presentato domanda di immissione in ruolo, proprio per timore di essere assunti lontano da casa.
A tal proposito, Giannini insiste nel dire che “la mobilità non è aumentata di un centesimo” e che, per quanto riguarda i presidi è vero che ce ne sono 1.000 presi “in prestito” da altri istituti, ma aggiunge che “594 nuovi dirigenti scolastici sono stati assunti fra luglio e agosto” e che “il prossimo concorso per dirigenti è imminente”. Una notizia, quella del nuovo concorso per presidi, che La Tecnica della Scuola ha fornito anticipatamente.
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