Sono 47.465 le cattedre assegnate nella fase C del piano straordinario di assunzioni previsto dalla Buona Scuola: oltre il 97% delle proposte sono quindi andate in porto.
A comunicarlo è stato il Miur nella sera del 20 novembre, giorno ultimo per indicare l’assenso all’immissione in ruolo.
“Lo scorso 10 novembre – scrivono dal dicastero di Viale Trastevere – 48.794 insegnanti sono stati destinatari di una proposta di contratto a tempo indeterminato e hanno avuto tempo fino alle 15.59 di oggi per accettarla.In 47.465 hanno detto sì, il 97,3%. In 274 hanno rinunciato esplicitamente, in 1.055 non hanno risposto e, dunque, in base alla legge 107, risultano anch’essi rinunciatari”.
Ricordiamo che era ampiamente prevedibile questo epilogo, nella Fase C, poiché la gran parte delle cattedre assegnate corrispondevano alle prime province prescelte dai docenti precari candidati. Inoltre, la maggior parte dei docenti individuati rimarrà nell’attuale sede di servizio poiché impegnati su supplenza annuale.
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Cosa accadrà ora? I neo docenti faranno parte dell’organico del potenziamento che le scuole potranno utilizzare per ampliare l’offerta formativa, potenziare l’inclusione scolastica, contrastare la dispersione, aprire maggiormente gli istituti al territorio. Si tratta di una media di 6/7 insegnanti in più per istituzione scolastica. Una novità introdotta dalla legge di riforma, la 107/15.
“Con le accettazioni della Fase C – ha dichiarato il ministro Stefania Giannini – si chiude il Piano straordinario di assunzioni previsto dalla Buona Scuola. Siamo molto soddisfatti della risposta degli insegnanti e del buon funzionamento della macchina amministrativa. Il prossimo passo è quello del nuovo concorso per docenti a cui stiamo lavorando. Intanto faccio gli auguri di buon lavoro a tutti i neoassunti della Buona Scuola”.
Il Miur ha anche fornito il numero preciso di accettazioni delle proposte e di rifiuti, aggiornato alle ore 16 di venerdì 20 novembre, suddiviso per regioni: quella che più avuto più risposte positive e negative alle assunzioni proposte è stata la Lombardia, rispettivamente con 5.911 sì e 199 no.
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