Cosa ne pensano gli italiani del morente 2015? A spiegarlo sono i sondaggi politici dell’Istituto Piepoli, pubblicati da La Stampa.
Secondi gli italiani i fatti più importanti che hanno caratterizzato l’anno ormai finito sono nell’ordine:
1. La strage di Parigi e di Charlie Hebdo
2. L’emergenza migranti che ha interessato l’Europa
3. L’avanzata dello Stato Islamico
4. La Grecia sull’orlo del default e la vittoria di Tsipras
5. L’elezione di Sergio Mattarella
6. La crisi dell’economia
7. Lo scandalo Volkswagen
8. L’inaugurazione e lo svolgimento di Expo 2015
9. Il suicidio del pilota Lubitz e la strage dei passeggeri
10. L’attentato terroristico in Turchia in cui sono morte 100 persone.
Per quanto invece riguarda le aspettative per il 2016, nelle famiglie si respira un certo ottimismo, visto che il 65% dice di attendersi un anno positivo. Lo stesso dato dell’anno scorso, dovuto forse più alla speranza che ad altro, visto che se il 26% di persone che invece si aspettano un anno negativo, fanno in primis riferimento a questioni economiche (crisi, meno entrate, meno lavoro), segno che la Crisi non è ancora passata.
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Se si passa invece alla politica, ecco che il trend della fiducia in Matteo Renzi continua a scendere, segnando un “molta o abbastanza fiducia nel governo” ormai pari al 37%, dunque lontanissimo dal 53% che segnò nel febbraio di quest’anno e lontano anni luce dal mirabolante 69% del giugno 2014.
Per quanto invece riguarda i singoli ministri, al primo posto si piazza Graziano del Rio,seguito da Pier Carlo Padoan e Dario Franceschini.
I meno apprezzati sono invece Stefania Giannini, Giuliano Poletti e Angelino Alfano.
Se si guarda invece ai vari leader politici, il più apprezzato è Sergio Mattarella (61%), seguito da Luigi Di Maio (40%), Matteo Renzi (39%), Matteo Salvini (25%), Beppe Grillo (24%) e infine Silvio Berlusconi (16%).