I Carabinieri hanno arrestato 4 ragazzi, accusati a vario titolo di aver compiuto undici colpi in pochi mesi sotto la “direzione” e gli “insegnamenti” di un adulto, detenuto per altri motivi.
“Se non sei in grado di farlo, non sei uomo!”: è l’esortazione con la quale il presunto capo del gruppo incitava i ragazzini.
I ragazzi, dopo i ‘colpi’, per rafforzare i legami di gruppo andavano a festeggiare in pizzeria. Le foto venivano anche taggate su Facebook. Durante le indagini dei Carabinieri è emersa l’inesperienza, oltre all’incertezza, dei ragazzi nel compiere le rapine. In un video estrapolato dal sistema di videosorveglianza di una delle attività prese di mira, si vede il loro arrivo di corsa su uno scooter, la pistola puntata in faccia al malcapitato che, dopo qualche attimo di esitazione, riesce a cacciare via in malo modo ben due dei giovanissimi rapinatori. Questi ultimi, con fare goffo, si allontanano di corsa, increduli dell’imprevista reazione.
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Durante l’inchiesta, denominata “Lucignolo”, i Carabinieri hanno scoperto anche un “metodo educativo” per i ragazzi del gruppo, i luoghi dove si riunivano e pianificavano le rapine, i nascondigli dove venivano nascosti auto e motocicli impiegati, gli abiti usati per mimetizzare le corporature e le armi per minacciare i titolari delle attività prese di mira.