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Cgilscuola: niente fondi aggiuntivi a chi sperimenta

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Non piace alla Cgilscuola la circolare n. 66 con la quale il Ministero assegna alle scuole i finanziamenti derivanti dalla legge 440 a sostegno dell’autonomia scolastica.
Secondo il sindacato di Enrico Panini, la circolare sarebbe in contraddizione con la stessa direttiva n. 48 che disponeva l’assegnazione del 50% delle risorse economiche alle scuole dell’infanzia e alle elementari; la circolare invece stabilisce che tale quota spetterà alle scuole che accetteranno di sperimentare la riforma secondo le indicazioni del decreto n. 61 e della relativa circolare n. 62.

In questo modo, sostiene Cgilscuola, si sottraggono risorse consistenti alle scuole che non intendono aderire alla sperimentazione.

In realtà è molto probabile che il sindacato tema che la protesta contro la legge n. 53 che si era estesa in molte scuole possa in qualche misura essere bloccata; nelle ultime settimane dell’anno scolastico in molte scuole erano state approvate mozioni e delibere contro la sperimentazione e più in generale contro la legge 53.

La circolare 66 è congegnata in modo tale che ad ogni scuola che accetterà di aderire alla sperimentazione potrebbe essere assegnato un finanziamento variabile fra i 5 e gli 8 mila euro (l’importo dipende dalle dimensioni della scuola); se poi si tiene conto che ormai la sperimentazione è ridotta all’osso e riguarda attività (inglese ed informatica) che di fatto si svolgono ormai in moltissime realtà scolastiche, è facile prevedere che non saranno molti i collegi dei docenti disposti a schierarsi contro la sperimentazione rinunciando contemporaneamente ad un bel gruzzolo.

In Cgilscuola si parla di metodi inaccettabili e ricattatori messi in atto dal Ministero e chiede l’immediata rettifica della circolare.
In caso contrario la protesta continuerà e potrebbe sfociare – assicura il sindacato – in manifestazioni clamorose.