La Conferenza per il coordinamento funzionale del SNV ha pubblicato un documento divulgativo per dare una prima informazione pubblica degli scopi e delle modalità di conduzione della valutazione esterna delle scuole
che, a partire dalla primavera 2016, interesserà un certo numero di istituzioni scolastiche su tutto il territorio nazionale per estendersi progressivamente negli anni futuri.
Il documento si rivolge a tutte le componenti della scuola, quindi non solo al personale, ma anche alle famiglie e agli studenti.
Il procedimento di valutazione delle Istituzioni scolastiche prevede complessivamente 4 fasi: l’autovalutazione delle istituzioni scolastiche, la valutazione esterna, la realizzazione delle azioni di miglioramento e da ultimo la condivisione, pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti (rendicontazione sociale).
Nell’anno scolastico 2014-2015 tutte le scuole hanno avviato il processo di autovalutazione utilizzando come strumento di lavoro una specifica piattaforma messa a disposizione del MIUR, al termine del quale ogni scuola ha generato il proprio Rapporto di autovalutazione (RAV). Nel corrente anno scolastico le scuole hanno predisposto e stanno attuando il Piano di Miglioramento (d’ora in avanti PdM).
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La valutazione esterna, fase ulteriore del procedimento di valutazione, verrà per ora condotta su un numero ristretto di scuole dai nuclei di valutazione esterna (NEV).
Il documento illustra come viene svolta la visita di valutazione esterna, la sua durata, le figure coinvolte.
Quest’anno, le scuole che riceveranno la visita di valutazione esterna saranno individuate tramite una procedura di campionamento casuale. La procedura di campionamento tiene conto della numerosità delle scuole nelle diverse aree geografiche del paese (nord est, nord ovest, centro, sud e sud-isole) e del grado di scuola (scuole primarie e secondarie di primo grado, scuole secondarie di secondo grado).
Le scuole saranno valutate dai NEV, composti da tre membri: un dirigente tecnico del MIUR e due valutatori a contratto, reclutati dall’INVALSI.
Il percorso di valutazione esterna sarà articolato in tre fasi: prima della visita a scuola il nucleo di valutazione esterna legge e analizza i documenti (soprattutto RAV e POF o PTOF) e i dati sulla scuola e organizza la visita di valutazione esterna; durante la visita il nucleo procede con la raccolta di dati e informazioni attraverso interviste, analisi di documenti e osservazione degli spazi; dopo la visita il nucleo formula i giudizi sulla scuola e le relative motivazioni, stende il rapporto di valutazione esterna e restituisce i risultati alla scuola.
La visita di valutazione esterna avrà una durata di tre giorni, articolandosi in:
- incontro iniziale con il dirigente scolastico, lo staff di dirigenza e il nucleo interno di valutazione (NIV);
- raccolta delle evidenze attraverso interviste individuali e di gruppo e esame della documentazione della scuola;
- visita e osservazione degli spazi della scuola;
- incontro conclusivo con il dirigente scolastico, lo staff di dirigenza e il nucleo interno di valutazione e breve comunicazione informale sugli esiti della visita.
Sulla base delle evidenze emerse durante la visita il NEV formulerà un giudizio collegiale per ciascun ambito oggetto di valutazione.
Al termine della visita è prevista una breve riunione conclusiva nella quale il coordinatore del nucleo esprime alcune impressioni generali sulla visita. La comunicazione di fine visita avrà carattere riservato e si rivolgerà esclusivamente al dirigente scolastico e ai membri del suo staff.
Dopo la visita valutativa il NEV redigerà un Rapporto di valutazione esterna (RVE) che invierà alla scuola. Il rapporto conterrà i giudizi su ciascuna area oggetto di valutazione, espressi attraverso delle rubriche di valutazione, nonché le motivazioni per ciascun giudizio. Sulla base di questo documento la scuola progetterà in autonomia il proprio piano di miglioramento.
Dopo avere steso il RVE uno dei valutatori tornerà a scuola per presentare i risultati della valutazione. Questa restituzione avviene successivamente all’invio del RVE e dopo che la scuola ha potuto visionarlo ed eventualmente commentarlo. La restituzione in presenza rappresenta un momento di ulteriore confronto con la comunità scolastica che ha soprattutto la finalità di dialogare e riflettere insieme sugli aspetti da migliorare a partire dagli esiti della valutazione, in un’ottica formativa.
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