Pubblicato il Rapporto 2016 AlmaDiploma che ha coinvolto oltre 100 mila studenti di 300 Istituti di scuola secondaria superiore, analizzando le scelte compiute da un campione di 15 mila ragazzi, intervistati dopo uno, tre e cinque anni.
Ancora oggi il peso rilevante sulle scelte formative dei giovani è affidato alla famiglia di origine che dunque continua ad avere un ruolo preponderante. Tuttavia l’aspetto più singolare riguarda il fatto che prosegue con la formazione universitaria prevalentemente chi se lo può permettere, mentre chi proviene da contesti meno favoriti tende a inserirsi direttamente nel mercato del lavoro. Un fenomeno già presente al momento della scelta della scuola secondaria superiore e che ha inevitabilmente riflessi anche nel lungo periodo, dall’università al mercato del lavoro.
L’ascensore sociale, evidenzia il Rapporto, è bloccato: fra diplomati del 2014 che provengono da contesti avvantaggiati dal punto di vista socio-economico è nettamente più frequente l’iscrizione all’università dopo il diploma: 81%, contro il 52% di chi proviene da contesti meno favoriti. Ma a influenzare le scelte dei giovani è anche e soprattutto il titolo di studio dei genitori.
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Come ci si poteva attendere – si legge nella sintesi del Rapporto -, l’86% dei diplomati, provenienti da famiglie in cui almeno un genitore è laureato, dopo la scuola secondaria superiore si iscrive all’università (e a un anno risulta ancora iscritto); non solo, ma chi ha i genitori laureati ha anche una maggior probabilità di iscriversi ad un ateneo estero (il 4%, contro l’1% di chi ha genitori con al più la scuola dell’obbligo).
La quota di chi prosegue gli studi universitari dopo la conquista del titolo scende al 64% tra i giovani con genitori in possesso di un diploma e al 43% (la metà rispetto ai figli di laureati!) tra quanti hanno padre e madre con al più una licenzia media inferiore.
Non stupisce pertanto – sottolinea ancora AlmaDiploma – che a entrare direttamente nel mercato del lavoro, subito dopo la conquista del titolo, siano in prevalenza proprio i diplomati con i genitori in possesso al più di un titolo di scuola dell’obbligo: 38%. Percentuale che scende al 32% per i giovani con padre e madre in possesso di un diploma superiore e al 22% tra i diplomati con un genitore con almeno un titolo di laurea.