Il presidente del Tar dell’Emilia-Romagna, dopo un colloquio con l’arcivescovo di Bologna, in merito alla sentenza del Tribunale amministrativo di alcune settimane fa che ha annullato la delibera con cui un consiglio di istituto a Bologna aveva autorizzato le benedizioni a scuola, ha precisato che la decisione è giustificata dal fatto che c’è una differenza tra rito religioso e tradizione cristiana.
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“Ho avuto occasione di avere un simpatico colloquio con l’arcivescovo di Bologna – ha spiegato il presidente del Tar. Il colloquio era determinato da ben altre ragioni istituzionali, e così abbiamo discusso un po’ di teologia: la differenza tra tradizione cristiana e rito cristiano”. Per il presidente “il cuore della sentenza è nel senso che la benedizione pasquale è un rito religioso, non è solo una tradizione religiosa, come può essere il crocifisso o il presepe”.