Provate ad immaginare un docente iscritto nelle GaE che sia in possesso di due abilitazioni una in qualità di ITP 6,° livello retributivo (ad onore del vero è corretto definirla idoneità all’immissione in ruolo) e un’altra come docente laureato 7° livello e che abbia partecipato al piano di immissioni in ruolo della cd buona scuola
Immaginate che nella prima provincia preferita per l’assunzione esista per il docente in questione la possibilità di essere assunto sia come ITP che come docente laureato.
Immaginate che nella graduatoria come ITP abbia un punteggio maggiore che nell’altra nonostante i livelli retributivi minori ripsetto a quelli di ITP, inquadramento giuridico compreso.
Bene, immaginate che il docente in questione arrivato in fase C venga assunto come ITP nella prima provincia indicata perché per legge non ha potuto esprimere alcuna preferenza quanto all’ordine delle materie che avrebbe potuto insegnare e viene scavalcato nella materia preferita da una quindicina di persone su trenta posti disponibili, quindi da docenti con minori titoli ed esperienza.
Immaginate che nella mobilità territoriale ci siano per il docente ITP più possibilità di restare per il prossimo triennio nella prima provincia che aveva scelto se fosse stato assunto come docente di settimo livello che come ITP e immaginate che il docente in questione poiché deve superare l’anno di prova non può chiedere la mobilità professionale.
Immaginate inoltre che il curriculum da presentare ai dirigenti sia per il docente ITP più ricco di esperienze se fosse stato assunto come docente laureato che invece come ITP con le conseguenze che il DS non potrà valutarlo/valorizzarlo per questi aspetti.
Immaginate inoltre che i posti occupati dai neoassunti che hanno titoli e servizio minori del docente in questione nella classe di concorso per la quale quest’ultimo avrebbe preferito essere assunto, resteranno bloccati per il futuro e quindi impediti all’accesso dell’ITP attraverso la mobilità professionale di cui già quest’anno fra l’altro i docenti più anziani si potranno giovare.
Immaginate il danno economico che nel corso degli anni si accumulerà per il docente in questione (1600 euro lordi in meno all’anno, buonuscita, tredicesima inferiore, mancata nomina ad esami di Stato, etc.) ed immaginate gli allievi che avrebbero potuto avere un docente con più esperienza di tanti altri in quella materia e più gratificato.
E provate anche ad immaginare che l’ITP in questione, non potrà nemmeno sperare di partecipare al concorso ordinario di prossima emanazione per essere assunto come insegnante nel 7° livello perchè sono esclusi gli insegnanti di ruolo a meno che non decida di licenziarsi.
Immaginate però che ogni volta che si presenta una comunicazione per docenti, l’ITP in questione (come nel caso dell’ultima circolare degli esami di Stato) si trovi sempre a notare che esiste una precisazione, un distinguo per la classe di concorso in cui è stato assunto rispetto alle altre, diversamente da quanto invece è accaduto all’atto del reclutamento. Addirittura in alcuni casi viene chiarito che quando l’ITP è in compresenza, ha diritto all’uso del registro (sic)!!
Ecco, avete immaginato tutte queste cose? Non è finzione.
Siamo innanzi ad un caso di declassamento e come qualcuno ha usato dire “deportazione”. Si potrebbe chiamare “accanimento burocratico”? Non so. Sindacati, governo etc. sembra non intendano occuparsi di casi simili.
Che consigliate di fare all’ITP in questione?