Tra il serafico e il cinico, Davide Faraone dichiara: “la protesta della piazza non c’è mai stata: ‘non siamo preoccupati’ …. ‘avevano minacciato un autunno caldo ma sono diminuite persino le occupazioni studentesche’. Infine, sulla questione legata agli ambiti territoriali, Faraone ha sottolineato come i sindacati abbiano confermato quanto scritto nella legge 107/2015”.
I riferimenti sono alla guerriglia vietnamita minacciata dai sindacatoni a fine luglio scorso per l’inizio dell’a.s. il 1° settembre, al recente – 10 febbraio – CCNI sulla mobilità e chiamata diretta e agli incontri più recenti sul bonus merito e comitato valutazione. I sindacatoni (tranne Gilda) sono convinti o millantano di aver conquistato significative modifiche alla l. 107.
Faraone li ha smentiti e riportati alla realtà. Più di recente, appena la settimana scorsa, i sindacatoni sono stati maltrattati duramente anche dai presidi o d.s. dell’ANP riguardo al bonus merito. I presidi reclamano e pretendono l’applicazione letterale della normativa di legge (comma 127, legge 107/2015 e art. 40, comma 1, DLgs. 165/2001).
I sindacatoni appaiono sulla difensiva e in difficoltà, visto che anche Faraone è schierato apertamente con i presidi. Restano da approfondire: l’esiguità e la bizzarria di un bonus merito simbolico, di pochi euro, la difficoltà o impossibilità di valutare decentemente i docenti senza favoritismi, errori, strascichi, contrapposizioni fra docenti e verso i d.s., la rappresentatività operativa della categoria dei presidi da parte ANP (pari al 25%?).
L’occasione è anche utile per tentare un consuntivo della strategia (ammesso che tale sia stata) dei sindacatoni nella vicenda riforma “buona scuola”. Ha ragione Faraone a dire che la “la protesta della piazza non c’è mai stata”. Infatti il terribile Vietnam autunnale è consistito e si è concretizzato nella episodica manifestazione-passeggiata di sabato 28 nov. 2015 in cui grossi bandieroni nascondevano i partecipanti che …. non c’erano. C’è una foto emblematica della imperterrita Susanna Camusso che parla a questi bandieroni …. Ed erano chiamati a manifestare per il rinnovo dei contratti tutti i lavoratori della P.A.! I sindacatoni ora non possono che mangiarsi le mani per le occasioni perse o non colte che hanno avuto di stoppare la pessima riforma.
Come non ricordare la sciopero riuscitissimo del 5 maggio – con 620.000 partecipanti! – che hanno colpevolmente dissipato nell’attesa ingenua di una convocazione del governo. E poi le altre occasioni successive? Ora è la sola Flc che – in mancanza di meglio e forse disperata – dichiara che sosterrà i 4 quesiti referendari! Vedremo.