E al primo posto tra i paesi più alfabetizzati chi c’è? Gli scandinavi come al solito. A dirlo uno studio sulla salute culturale del pianeta è il professor John W. Miller della Central Connecticut State University che ha stilato un elenco delle nazioni più alfabetizzate. L’Italia è al 25° posto e gli italiani si rivelano, ma lo sapevamo, pessimi lettori di giornali, libri e non brillano nemmeno per la frequentazione delle biblioteche
Le 61 nazioni sono state osservate, spiega Il Velino.it, attraverso le biblioteche, giornali e periodici, scuola, ma anche uso e accesso a computer e terminali con un approccio multidimensionale che non tratta l’alfabetizzazione (literacy) unicamente come “capacità di leggere” o di raggiungere un titolo di studio, ma anche di capire ciò che si è letto e, soprattutto, vivere in una complessità continuando a nutrire la propria conoscenza. Una complessità, quella culturale, che inevitabilmente coinvolge elementi sociali, economici, politici.
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Scorrendo lo studio redatto da Miller scopriamo che gli Stati Uniti non sono in cima alla lista, ma solo settimi. L’Italia è venticinquesima, ma per quanto riguarda la lettura di quotidiani e periodici siamo messi ancora peggio, cadendo al 37° posto in compagnia del Qatar.
Il futuro è nell’economia della conoscenza, afferma lo studioso, ma se questa formula non vuole restare tale ha bisogno di strumenti per capire “il tasso di salute” qualitativa, non solo di crescita quantitativa e formale, di questa conoscenza.
In tutto il mondo ci sono persone che fanno grandi sacrifici per raggiungere livelli formali di alfabetizzazione, ma si scontrano con una dura realtà. Leggiamo nel Rapporto che laddove non si praticano “comportamenti alfabetizzati” tutto cade nello squallore, nella rozzezza, persino nella brutalità. In una parola: inizia la decadenza.