Sono una docente di Disegno e Storia del Costume, abilitata due anni fa, precaria da 10 anni e non stipendiata da 5 mesi. Scrivo anche a voi, come ho scritto praticamente a tutti, compreso il presidente della Repubblica, per far sapere agli Italiani come si possa pensare in una ripresa economica, in una crescita di competenze, quando il governo va a togliere l’insegnamento di eccellenze italiane.
E così, mentre i nostri studenti cercano di tenere alto il nome del Made in Italy, vincendo concorsi, sostenuti e preparati da docenti competenti, il concorsone elimina di fatto la classe di concorso. Quello che viene definito accorpamento è, in realtà, l’eliminazione di Disegno e Storia del Costume negli Istituti professionali di Moda. Tanto che il programma del concorso non contempla nessuna curvatura e noi, abilitati e in classe da molti anni, dovremmo competere in un ambito a noi lontano: Disegno Architettonico e Storia dell’Arte.
Il concorso è già di per se inutile, costoso, beffa a spese degli Italiani, fatto così di fretta, dimenticando insegnamenti e docenti abilitati, non sarà certo un bene per i ragazzi che vorranno intraprendere percorsi creativi legati alla progettazione di prodotti fondamentali per la crescita e l’innovazione del paese.
Nessuna istituzione risponde.