Hanno parlato anche del futuro delle educatrici e maestre d’infanzia precarie della capitale, a rischio allontanamento definitivo.
A farlo, il 23 marzo in Campidoglio, sono stati la candidata sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi, e il commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca.
“Ho incontrato il prefetto Tronca, ci siamo conosciuti, erano presenti anche tre subcomissari”, ha detto la grillina. “Abbiamo parlato molto e ho fatto molte domande. Sul piano di rientro mi dicono che stanno rispettando le indicazioni, ci sono buone speranze. Abbiamo parlato del personale capitolino, delle scuole, delle politiche sociali, di urbanistica, in particolare dei piani di zona, devo dire mi hanno risposto un po’ su tutto ed è probabile che ci incontreremo ancora”.
“Mi sembra una squadra che stia iniziando a lavorare con un certo metodo – ha detto ancora Raggi – Questo è stato un incontro iniziale e mi auguro di poterlo ripetere. Non è stato affrontato il tema rom. Per quel che riguarda gli asili è stato toccato il problema delle insegnanti visto che a Roma abbiamo delle precarie storiche che portano avanti il servizio da oltre 20 anni e mi sembra che ci siano delle buone prospettive“.
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La Raggi, che nei giorni scorsi si era espressa contro la volontà dal Governo di candidare Roma ad ospitare, come prima città italiana, le Olimpiadi del 2024, ha quindi puntato il dito contro la volontà del Comune di “espellere” educatrici e maestre d’infanzia con oltre 36 mesi di servizio alle spalle (quasi 1.500 solo a Roma), al fine di evitare la loro assunzione coatta sulla base delle recenti espressioni in tema da parte della curia europea. L’intenzione delle amministrazioni locali, invece, sarebbe quella di risparmiare, aprendo ai privati.
Nei giorni scorsi, proprio su questo tema, dopo le proteste di piazza e sulle impalcature, è stata avviata anche una petizione on line: chi volesse aderire alla petizione per sostenere la causa dei supplenti comunali che rischiano di perdere il posto, può cliccare qui.
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