In queste ore migliaia di docenti stanno compilando il modello di domanda ai fini della partecipazione alla Fase A dei trasferimenti come previsto dall’art. 6 del C.C.N.I. sulla mobilità per l’anno scolastico 2016/2017.
I dubbi sono tanti e la paura di sbagliare è alta. Per esempio uno dei dubbi più classici è: “Mettere l’opzione delle cattedre orario esterne o lasciare quella selezionata automaticamente dove non si richiedono le cattedre articolate su più istituti?”.
Per rispondere a tale domanda, prima bisogna sapere che nel modulo dei trasferimenti delle scuole secondarie di secondo grado, al punto 35 della domanda, c’è la possibilità di richiedere cattedre articolate su più istituti. In tale punto della domanda ci sono due opzioni, quella A riferita a cattedre tra istituti dello stesso comune con esclusione delle cattedre tra istituti di comuni diversi, quella B riferita a cattedre tra istituti dello stesso comune e cattedre tra istituti di comuni diversi.
Il docente aspirante al trasferimento, che dovesse lasciare l’opzione automatica dove non si richiedono cattedre su più istituti, verrà trasferito, qualora ci fosse la disponibilità, soltanto in cattedre intere e interne allo stesso istituto.
Ovviamente tale scelta limita le probabilità di successo di trasferimento, in quanto l’aspirante alla mobilità non concorre per nessun tipo di cattedra orario esterna. Il docente che invece seleziona l’opzione della richiesta di cattedre orario esterne su più istituti dello stesso comune, potrà essere trasferito, a seconda delle preferenze espresse, in una cattedra intera, tutta in una sola scuola, oppure una cattedra composta da una scuola di titolarità e un’altra o altre due di completamento, ma all’interno dello stesso comune. Infine il docente che richiedesse trasferimento, selezionando l’opzione riferita a cattedre composte tra istituti dello stesso comune e cattedre tra istituti di comuni diversi, oltre a potersi trovare nelle ipotesi del caso precedente, potrebbe essere trasferito in una cattedra articolata fino ad un massimo di tre scuole su due comuni differenti.
La novità di quest’anno, che verrà ufficializzata con la prossima circolare sugli organici, è che le cattedre orario esterne su comuni diversi, dovranno essere composte all’interno dello stesso ambito territoriale. Quindi questa novità agevola di molto la scelta della richiesta di cattedre orario esterne su comuni differenti.
Per cui le città che sono limitrofe con un confine di ambito, potranno avere cattedre orario esterne con scuole di altri comuni dello stesso ambito, senza sconfinare in ambiti territoriali vicini. Questo viene fatto perché presto si arriverà ad avere, anche per le supplenze, le graduatorie di ambito e quindi serve un organico suddiviso perfettamente in ambiti.
Lucio Ficara