Con una comunicazione di servizio del 2 dicembre scorso il Dipartimento per i Servizi nel Territorio del Miur ha quantificato le risorse destinate ad affluire al Fondo delle istituzioni scolastiche.
Trattasi di un provvedimento assunto a seguito della sottoscrizione, in data 24 luglio 2003, del C.C.N.L. comparto Scuola, che all’art. 82 prevede un aumento, a decorrere dal 1° gennaio 2003, degli importi pro-capite per ogni docente e unità di personale Ata, che alimentano il Fondo d’istituto. Altre risorse possono pervenire dall’Unione Europea, da enti pubblici o soggetti privati qualora siano finalizzate a compensare le prestazioni aggiuntive del personale, mentre sono da destinare al fondo anche le eventuali economie derivanti da trasferimenti per spese relative alle supplenze brevi. Ricordiamo che con detto Fondo vengono retribuite le prestazioni rese dal personale della scuola per sostenere il processo di autonomia scolastica, nonché per la realizzazione del piano dell’offerta formativa. Ulteriore finalità è quella di qualificare ed ampliare l’offerta di istruzione e formazione anche in relazione alla domanda proveniente dal territorio.
Il provvedimento in parola era molto atteso dalle istituzioni scolastiche, in quanto sulla base di detti nuovi valori, che sostituiscono i parametri della precedente circolare n. 107 del 7 giugno 2001, sono conteggiate le disponibilità finanziarie, che insieme alle economie degli esercizi precedenti, sono destinate alla contrattazione interna alla scuola, le cui parti sono il dirigente scolastico e le Rsu (tra l’altro in corso di rinnovo).
I valori scaturenti dai suddetti calcoli, possono essere inseriti nel Programma Annuale 2004 sia nalla voce Attività A03 – Spese di personale che nei Progetti (P1,P2, P3, ecc.)