Quello della "valutazione sperimentale" è l’argomento di cui si discute di più in questo momento fra i dirigenti scolastici.
La questione è semplice: il contratto dei dirigenti prevede che – per quest’anno – si realizzi un programma sperimentale che dovrebbe coinvolgere poco più di 1500 dirigenti scolastici su tutto il territorio nazionale.
Gli esiti della sperimentazione verranno utilizzati per mettere a punto le procedure da utilizzare definitivamente a partire dal prossimo anno.
L’Associazione nazionale presidi di Giorgio Rembado ha sostanzialmente appoggiato questa ipotesi, mentre i confederali si sono mostrati fin dall’inizio alquanto tiepidi.
Ma quando il Ministero ha reso note le concrete modalità della sperimentazione i problemi si sono rapidamente moltiplicati anche perché il meccanismo della "sperimentazione" prevede la partecipazione volontaria dei dirigenti.
I sindacati confederali hanno lanciato da tempo una campagna di vero e proprio "boicottaggio" della sperimentazione ed in molte regioni si sta faticando a raggiungere un numero adeguato di dirigenti sperimentatori.
In Piemonte addirittura, la Direzione Regionale ha dovuto ammettere di non essere in grado di dare avvio alla procedura e con una circolare ufficiale ha sollecitato i dirigenti scolastici della Regione a partecipare volontariamente alla sperimentazione.
Immediata la replica di Cgilscuola che ha già preannunciato un comunicato con il quale si attribuisce il merito di aver messo in difficoltà l’Amministrazione scolastica.
Non solo, ma il sindacato di Enrico Panini invita a i dirigenti delle altre regioni a seguire l’esempio dei loro colleghi piemontesi.
E così quello di Torino diventa un caso nazionale e rischia di far saltare l’intera operazione che ogni giorno di più sta presentando elementi di debolezza. Ma a questo punto il problema dei tempi sembra essere quello decisivo: l’intera procedura dovrebbe prendere avvio con la compilazione da parte del dirigente sottoposto a valutazione di un complesso fascicolo nel quale si devono indicare anche gli obiettivi da perseguire e sui quali dovrà essere condotta la valutazione. Ma ormai siamo a metà anno scolastico e una definizione degli obiettivi dell’azione dirigenziale fatta adesso è davvero un po’ tardiva.
Ed è per questo, forse, che già stanno circolando voci di sospensione del progetto sperimentale e di rinvio dell’intera operazione al prossimo anno scolastico.