“La decisione del Ministro Giannini di derogare all’ordinanza n.97 del 23 febbraio 2016 e far indicare agli Uffici Scolastici Regionali i componenti delle commissioni giudicatrici per i concorsi docenti in corso di svolgimento è del tutto arbitraria e lesiva dei principi di trasparenza, equità e democrazia che dovrebbero invece ispirare qualsiasi procedura concorsuale, a maggior ragione un concorso imposto a docenti che in passato sono già stati valutati con prove analoghe”. Ad affermarlo la Cittadina al Senato del M5S Enza Blundo, che ha depositato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda, la n. 3 -03059.
“La scelta del Ministro – continua la parlamentare M5S – mette seriamente a rischio il regolare svolgimento di un concorso, sul quale, a differenza delle rassicurazioni fornite dal Governo in risposta a una mia precedente interrogazione, si addensano già molte ombre e stranezze, con tempi limitatissimi di risposta sui quesiti e nessuna chiarezza sui criteri di valutazione degli stessi. L’altissimo numero di bocciature registratosi nelle prove scritte è talmente anomalo da far pensare ad una reale disponibilità di cattedre nettamente inferiore ai 63.712 messi ufficialmente a bando”.
“Sarebbe, inoltre, opportuno che il Ministro chiarisse cosa intende fare per quei docenti abilitati non risultanti idonei ad un tale concorso, che dovranno, secondo la legge n. 107 /2015, essere allontanati dal contesto scolastico, nonostante abbiano per anni prestato servizio nelle scuole con professionalità e impegno. – conclude Blundo.