Lunedì primo agosto prossimo, alle 10:30, ci sarà un altro sit in davanti all’USP di Agrigento.
Come scrive il portale locale agrigentonotizie.it, già nello scorso mese di giugno i docenti erano scesi per ben due volte in strada a manifestare contro i trasferimenti “facili” ottenuti grazie alla”104″, prima con un sit-in davanti all’ufficio scolastico provinciale e poi davanti alla sede INPS di Agrigento. A protestare sono i componenti dell’associazione “Insegnanti in movimento” che, adesso, si sentono davvero presi in giro. “È scandaloso quanto sta avvenendo in provincia di Agrigento – spiegano dall’associazione – tutti i trasferimenti della scuola primaria sono stati ottenuti, nelle ultime ore, solo ed esclusivamente grazie ai benefici previsti dalla legge 104/1992. Parliamo di 53 trasferimenti su 53 posti, il 100%.
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In occasione delle proteste dello scorso giugno, i componenti dell’associazione “Insegnanti in movimento” hanno chiesto di essere informati sugli esiti delle visite di accertamento medico della commissione INPS e su quali provvedimenti si intende prendere nei confronti di coloro che hanno perso il beneficio o che non si siano presentati alla visita medica. I docenti hanno chiesto che venga applicata la retroattività delle revoche dei benefici della legge 104, ossia che – chi è stato accertato non avere i requisiti – torni alla prima, originaria, sede. Sede dalla quale è stato trasferito soltanto grazie alla legge 104. Sono stati 273 i lavoratori ai quali, nel corso di questi mesi, sono stati già revocati i benefici della legge 104. A fornire il dato all’associazione “Insegnanti in movimento” è stato l’ufficio scolastico provinciale.
Ma ci sono ancora tante posizioni da essere esaminate. Il censimento su quanti, negli ultimi due anni, hanno chiesto ed ottenuto di fruire, in tutte le scuole statali dell’Agrigentino, dei benefici della legge 104, è stato effettuato. Ed è stato iniziato dopo che venne aperta un’inchiesta dalla Procura. Dopo il censimento, gli atti sono stati passati all’INPS affinché disponesse un piano di accertamenti medico-legali mirato a verificare non soltanto la permanenza dei requisiti, ma anche se il personale che si è avvalso della 104, al momento del riconoscimento dello status di disabile o invalido civile, lo fosse davvero o meno. Tutte queste persone – docenti, collaboratori scolastici, assistenti amministrativi – sono stati chiamati, dunque, a visita medica. Lo scorso mese di giugno, il dirigente dell’USP di Agrigento, Raffaele Zarbo, ha comunicato all’associazione “Insegnanti in movimento” di aver chiesto all’INPS di effettuare con sollecitudine le visite e di comunicare gli esiti.