Sorpresa: il “bonus premiale” è stato oggetto di contrattazione in una scuola su tre.
Il dato, che emerge da una rilevazione a campione svolta fra le RSU Flc nel corso del mese di agosto, sembra davvero degno di nota.
“Dobbiamo innanzitutto rilevare – sottolinea Flc – che la rilevazione è basata su un campione con un alto grado di affidabilità visto che le scuole che hanno risposto sono diffuse in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale e rappresentative di tutti gli ordini di scuola”.
Ma “il dato di maggiore valenza politica – si legge ancora nel giornale mensile del sindacato – è che circa il 30% (esattamente il 28,4%) ha contrattato o fatto oggetto di intesa il bonus scuola”.
“Un secondo dato – continua Flc – è che il 44,1% delle scuole ha discusso e approvato i criteri di valutazione nell’ambito del collegio dei docenti”.
“Ricordiamo che la legge 107 – si legge nell’articolo – ha escluso totalmente il collegio dalla tematica bonus. Questo dato evidenzia che le attività retribuite con il bonus coincidono largamente con quanto viene di fatto riconosciuto dal FIS (si pensi all’87,6% delle attività organizzative)”.
Il sondaggio è servito anche a raccogliere il punto di vista dei docenti sull’ “operazione premialità” nel suo complesso.
Altissima è la contrarietà sul bonus: 74,1%, sommando le risposte di “prevalentemente negativo” e “del tutto negativo”.
“Irrilevanti anche percentualmente – puntualizza Flc – situazioni, secondo noi inaccettabili e forse passibili di azioni giurisdizionali, come visite in classe dei dirigenti o questionari somministrati a studenti e genitori”.
L’indagine serve alla Flc per ritornare sulla vecchia questione della contrattabilità del bonus: “Questi dati ci confermano che la partita bonus è una battaglia aperta, tutta da giocare nel vivo del fare scuola. Il nostro obiettivo è che questo sistema vada superato, inglobando i relativi 200 milioni nella contrattazione sindacale”.
Per intanto sarebbe comunque interessante, oltre che molto utile, se la Flc potesse mettere a disposizione di tutti qualche modello di contratto o intesa sul bonus regolarmente sottoscritto fra le parti, con l’eventuale parere dei revisori dei conti. Potrebbe essere un ottimo strumento per coloro che, a partire dalle prossime settimane, vorranno proporre un percorso analogo nella propria scuola.