Il Rapporto 2003 "La Formazione Continua in Italia" giunge in un momento in cui il sistema nazionale di formazione continua è soggetto ad un ridisegno dei suoi assetti, con l’introduzione di importanti novità normative e di nuove priorità, con una rivisitazione dei ruoli istituzionali, degli snodi organizzativi e delle finalità di intervento.
Il processo evolutivo in atto, indirizzato alla costruzione di un sistema coerente e integrato di policy, può essere compreso e analizzato attraverso diverse chiavi di lettura, ed in particolare:
– l’adozione progressiva degli obiettivi strategici di Lisbona in materia di Lifelong Learning;
– l’inserimento, tra gli strumenti diretti al finanziamento, dei nuovi Fondi Paritetici Interprofessionali per la formazione continua;
– la rapida evoluzione della quota di interventi formativi che seguono la modalità della formazione a domanda individuale.
Sono stati introdotti nuovi orientamenti che il Ministero del Lavoro ha ritenuto di dover imprimere agli interventi finanziati dalla legge 236/1993 (dedicata al finanziamento di piani formativi concordati tra le parti sociali) e previste l’entrata a regime degli interventi di formazione individuale finanziati dalla legge n. 53/2000, nonché l’integrazione progressiva tra la formazione continua e l’educazione degli adulti, nel quadro della strategia generale dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.