Home I lettori ci scrivono Alunni in difficoltà e ipotesi di lavoro

Alunni in difficoltà e ipotesi di lavoro

CONDIVIDI

La riflessione finale sul lavoro svolto in classe riguarda due aspetti: l’apprendimento dell’unità didattica presentata e il miglior inserimento dell’alunna disabile all’interno del gruppo classe. Innazitutto l’apprendimento attraverso un lavoro strutturato secondo una modalità che è il metodo Jigsaw , consente di ottenere migliori risultati sull’acquisizione dei contenuti in quanto i medesimi hanno l’opportunità di essere sviscerati in sottoparti e analizzati in una sequenza di fasi che senz’altro consentono un migliore incameramento delle informazioni contenutistiche.

E’ importante sottolineare che nel lavoro cooperativo tutti gli studenti lavorano di più, passano più tempo sul compito, sviluppano più motivazione intrinseca e manifestano livelli di ragionamento più complessi. I ragazzi utilizzano procedure di lavoro che comportano il ricorso all’argomentazione e non alla semplice memorizzazione di informazioni. Per quanto riguarda la conoscenza tra pari, ho rilevato che l’impegno comune favorisce la conoscenza reciproca, l’attenzione verso l’altro e lo sviluppo di sentimenti di stima e di fiducia.

Il lavoro cooperativo spinge a prendere in esame il punto di vista degli altri, valutarne qualità e limiti, apprezzare doti o esprimere dissenso per qualche aspetto del loro comportamento dunque ci si accetta di più. Il lavoro si è svolto in modo regolare ed efficace grazie all’interesse del gruppo classe verso le tematiche di tipo ambientale. Non vi sono stati particolari problemi ad eccezione di alcuni conflitti emersi fra gli alunni durante le fasi di lavoro. Si è posta l’attenzione sull’importanza di saper ascoltare il compagno, di scambiarsi aiuto e di dividersi il lavoro. Il lavoro di apprendimento cooperativo, permette effettivamente all’alunna disabile di acquisire un ruolo attivo, i ragazzi inoltre, dovendosi relazionarsi con i loro pari, non si limitano a memorizzare le informazioni, ma si preparano adeguatamente affinché possano essere in grado di rispondere alle domande dei compagni in qualità di esperti sull’argomento. Ne consegue un apprendimento più efficace e un aumento della motivazione intrinseca.

Riguardo al miglior inserimento della ragazzina disabile è importante dire che la sua partecipazione attiva, continua e motivata ha consentito di ottenere l’attenzione, la stima e il rispetto degli altri, spingendola a impegnarsi di più per raggiungere l’obiettivo comune prefissato. Dunque, con l’attenzione reciproca cresce anche la fiducia nelle proprie capacità e la consapevolezza di poter contare anche sugli altri ed essere parte integrante del gruppo. Naturalmente una piena integrazione dell’alunna deve riguardare non soltanto l’ambito scolastico che in questo caso si ridurrebbe a sterile inserimento ma , anche e soprattutto essere traslata nel contesto di vita dell’alunna, ossia nel tessuto sociale e relazionale al di fuori della vita scolastica, soltanto così potremmo dire di aver ottenuto il massimo successo dall’intervento realizzato.

I risultati ottenuti sono di due tipi e riguardano i risultati sull’apprendimento dell’unità trattata e i risultati personali raggiunti dalla ragazza all’interno del gruppo, nella sfera affettivo- relazionale e cognitiva. A riguardo dell’apprendimento sono stati raggiunti buoni risultati in quanto una piena collaborazione ha messo in ato tute le strategie necessarie per raggiunger un clima sereno e pienamente collaborativi portando non soltanto al raggiungimento di buoni risultati ma, anche una piena acquisizione di contenuti indicati. D’altro canto la ragazza ha mostrato pieno interesse verso il tipo di lavoro svolto, si è dedicata con impegno e costanza in ogni compito previsto e ha potuto mettere in atto la sua conoscenza nell’uso del computer, di cui è rimasta fortemente soddisfatta. Inoltre un ruolo nel gruppo, le ha consentito di aumentare la fiducia in se stessa e di raggiungere una maggiore autostima e renderla più disponibile a impegnarsi per raggiungere scopi condivisi. E’ stata capace di mettere in gioco le proprie risorse per comunicare efficacemente, ha coordinato gli sforzi applicativi per apprendere e gestire i conflitti in modo costruttivo . Ne è conseguito un generale benessere che ha promosso buone relazioni interpersonali.

Ulteriore risultato ottenuto è la promozione di comportamenti responsabili nei confronti dell’ambiente e degli altri.